CRISI SIGNA

sabato 27 Aprile, 2024

Crac Benko tra Waltherpark, Virgolo e Hotel Bauer: venduti progetti da 1 miliardo al gruppo Schoeller

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Accordo preliminare con i bavaresi che così azzerano il loro credito di 200 milioni. Il commercialista bolzanino: «Abbiamo trovato un partner solido»

Signa, il gruppo immobiliare austriaco del magnate Renè Benko, oggi in stato di insolvenza sotto il peso di almeno 13 miliardi di euro di debiti, ha ceduto il grosso dei suoi progetti nel Nord est italiano al gruppo bavarese Schoeller, un big del packaging, dei servizi logistici e anche del real estate con un giro d’affari di 1,1 miliardi. Le proprietà vendute sono il Waltherpark, il maxi centro commerciale nel parco della stazione di Bolzano, la società VivaVirgolo, che dovrebbe occuparsi della riqualificazione del Virgolo, la collina di Bolzano, e l’Hotel Bauer a Venezia. Si tratta di progetti immobiliari che valgono complessivamente più di 1 miliardo, ma Schoeller li compra a molto meno, anche perché le società in questione sono gravate da debiti per più di mezzo miliardo e lo stesso gruppo Schoeller aveva prestato a Signa 200 milioni pochi mesi prima del dissesto: è probabile che l’acquisto sia avvenuto proprio saldando questo debito.
«I consigli di amministrazione di Signa Prime e del Gruppo Schoeller hanno firmato i contratti di cessione dopo che le trattative tra Vienna, Monaco e Bolzano sono andate a buon fine» dichiarato Signa Prime, la società del gruppo Benko a cui fanno capo i progetti, in un comunicato. La vendita è soggetta all’approvazione delle banche e dei regolatori e dovrebbe chiudersi nei prossimi mesi. Il riferimento di Benko in Italia, il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager, presidente di Waltherpark, di Bauer srl e delle altre società Signa in Italia, apprezza l’ingresso del gruppo tedesco gestito da «una famiglia imprenditoriale molto solida che rappresenta un partner professionale, economicamente solido per i nostri progetti ed affine dal punto di vista culturale». Tuttavia Hager e i suoi alleati trentini, l’ingegnere arcense Paolo Signoretti e l’ex presidente della Cooperazione Diego Schelfi, che hanno a loro volta progetti nel Nord Italia per 500 milioni, di cui 150 in Trentino, ora devono giocare da soli. Tra l’altro, lunedì a Riva del Garda si presentano i risultati 2023 e le novità 2024 dell’hotel Lido Palace, da poco entrato nell’orbita del raggruppamento Hager-Signoretti.
Il Waltherpark di Bolzano ha un valore finale di mercato intorno ai 500 milioni. Ad oggi la società, che fa capo, attraverso una holding intermedia, a Signa Prime, ha debiti per circa 300 milioni, i lavori proseguono e non sono stati fermati dal crac Benko. Nel nuovo centro commerciale sbarca tra gli altri la catena della grande distribuzione Esselunga, con suo primo supermercato in regione. Secondo Hager, la cessione al gruppo bavarese «garantisce non solo il completamento di WaltherPark, ma ci permetterà anche di perseguire con ancora più successo i nostri piani originali per Bolzano a livello di commercializzazione e di progettazione». Christoph Schoeller, che insieme al fratello Martin gestisce il gruppo, afferma: «Siamo contenti di portare avanti questo progetto di sviluppo iconico nel cuore di Bolzano e di garantire al WaltherPark un futuro affidabile a lungo termine. Insieme ai partner attuali, ai collaboratori, ai clienti, alle imprese di costruzione, ai finanziatori, alle autorità e a tutte le altre parti interessate, garantiremo un completamento del progetto senza intoppi». Per quanto riguarda lo storico Hotel Bauer di Venezia, con affaccio sul Canal Grande, era stato comprato da Signa nel 2020 e aveva ottenuto prestiti per 150 milioni per finanziare la sua ristrutturazione, un progetto da 600 milioni. Lì i lavori si sono interrotti sul finire dello scorso anno a causa del crac Signa, allungando i tempi della riapertura.