La protesta
sabato 26 Ottobre, 2024
di Massimo Furlani
Un corteo lungo tutto il centro storico di Trento per sensibilizzare sul cambiamento climatico e chiedere maggiore attenzione per l’ambiente. Erano circa 500 gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori che ieri mattina, in arrivo da tutta la provincia, hanno preso parte all’iniziativa «Insieme per il clima», organizzata da Rete climatica trentina, Cgil del Trentino, Flc Cgil, Acli trentine, Arci e l’associazione Unione degli universitari (Udu) Trento.
I laboratori
Dalle 8 alle 10 i partecipanti hanno svolto una serie di laboratori sulle tematiche ambientali all’interno del palazzo della Regione di piazza Dante. I bambini e i ragazzi delle medie sono stati coinvolti in attività con educatori ed educatrici di Laboratori interattivi manuali, mentre le classi delle superiori hanno preso parte ad una simulazione sugli effetti del cambiamento climatico condotta dalla professoressa Elisabetta Demattio, che con il simulatore «En-Roads» ha condotto i ragazzi alla scoperta delle azioni che influenzano il clima.
Il corteo
Verso le 11 è partito il corteo che ha attraversato tutto il centro storico, fino al quartiere delle Albere. Gli studenti hanno sfilato per via Belenzani, piazza Duomo, via Verdi, via Rosmini, via Giusti, via Maestri, prima di arrivare infine a piazza delle Donne Lavoratrici, davanti alla sede dell’Itas. Poco meno di un’ora di manifestazione durante la quale i partecipanti hanno esibito cartelloni, foto, striscioni, bandiere e intonato slogan e canzoni. «Clima hai la mia stima», «Insieme per il clima», «Nessun pianeta B», «Ci avete rotto i polmoni», questi alcuni di cartelli e striscioni apparsi durante il corteo.
«Azioni collettive»
«L’idea è partita dalla Cgil che ha voluto coinvolgere le altre associazioni locali che si occupano di ambiente e le scuole — spiega Cinzia Mazzacca di Flc Cgil — Volevamo mettere insieme istituti provenienti da tutta la Provincia (ce ne sono ad esempio alcuni anche dalla val di Fassa) e organizzare delle attività collettive per i giovani studenti perché si sentissero pienamente protagonisti di questa giornata. E poi sfilare in città per riaffermare quanto ci interessi avere un ruolo e un impatto positivo per il futuro del pianeta. In altre parole, abbiamo voluto conciliare informazione e sensibilizzazione a un impegno attivo, un’azione concreta per stimolare un sentimento di comunità e una presa di responsabilità di fronte alle tematiche ambientali e climatiche».
Un messaggio che è stato protagonista, nella prima parte della mattinata, nell’intervento di Christian Casarotto, glaciologo del Muse (Museo delle scienze di Trento), che ha spiegato ai più piccoli in modo semplice e accattivante gli effetti del riscaldamento sui ghiacciai e in generale sul nostro ecosistema, ricordando ai ragazzi che con loro azioni quotidiane, possono fare molto.
Il manifesto
Gli studenti hanno presentato anche un manifesto di interventi e azioni concrete per il contrasto al cambiamento climatico all’interno delle scuole, fissando nello specifico tre obiettivi: creare e implementare percorsi di formazione ed educazione sui temi ambientali; favorire forme di mobilità sostenibile verso le scuole e la realizzazione di edifici scolatici carbon neutral; e coinvolgere altri attori come cittadini e aziende nelle iniziative di formazione.
Dalla riduzione degli sprechi al risparmio energetico, passando per gli incentivi alle macchine elettriche, sono tanti i temi toccati e uniti all’interno dei tre punti elencati. «È sicuramente un’iniziativa che in futuro vogliamo riproporre — commenta Francesca Casarà, una delle insegnanti organizzatrici dell’evento — pensata per permettere a questi ragazzi di gridare la loro speranza nel futuro e in ciò che credono servirebbe fare per contrastare il cambiamento climatico in corso, e per trasmettere la consapevolezza che anche loro possono agire tramite manifestazioni simili».
Il corteo si è svolto tranquillamente senza particolari problemi, fatta eccezione per qualche leggero disagio alla viabilità lungo via Rosmini durato comunque pochi minuti: il tempo di lasciare i giovani manifestanti sfilare in tutta sicurezza.