La strategia

lunedì 1 Luglio, 2024

Crisi climatica, il Comune di Trento ha piantato 293 alberi per mitigare il riscaldamento globale

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Un software misura i benefici delle quasi 20 mila piante in città: ogni anno stoccate circa 5.450 tonnellate di CO2, rimosse 4,67 tonnellate di inquinanti, prodotte circa 200 tonnellate di ossigeno all’anno, trattenuti circa 5.171 metri cubi di acqua piovana

Duecento e novantatré alberi appartenenti a 48 specie e 96 varietà diverse: sono i numeri delle piantumazioni dall’inizio dell’anno 2024. In particolare sono 78 le piante messe a dimora nei giardini storici di piazza Dante e giardino Garbari, dove è stato così possibile arricchire e preservare la continuità della collezione botanica presente.
Gli altri alberi messi a dimora rappresentano integrazioni alle quasi ventimila piante presenti nelle aree urbane comunali, con una particolare ricerca di specie di interesse anche estetico, ma adatte al contesto, resistenti alle temperature e malattie. È stato inoltre previsto, dove possibile o necessario, di assicurare alle piante un adeguato volume di terra di impianto e un’assistenza idrica per almeno un anno al fine dell’attecchimento.
Le piantumazioni rappresentano uno degli interventi previsti dal finanziamento ministeriale per l’adattamento ai cambiamenti climatici, che ha permesso anche l’acquisto di ombreggi e la messa in campo di attività di sensibilizzazione legate ai cambiamenti climatici ed ai servizi ecosistemici forniti dal verde urbano ai cittadini.
Grazie al medesimo bando, l’Ufficio parchi e giardini in collaborazione con la società Talking Nat e la supervisione scientifica del professor Nicola La Porta della Fondazione Mach, ha realizzato sette episodi di podcast che raccontano di alcuni alberi della città e che saranno messi a disposizione sulle piattaforme del Comune di Trento. Attraverso un dialogo tra personaggi, sarà possibile conoscere Ginkgo, Platano, Olmo, Tiglio, Ippocastano e Paulownia e la storia che li ha portati in città, con particolare attenzione agli esemplari presenti tra largo Pigarelli e piazza Venezia.
A titolo sperimentale, nell’agosto 2023 è stato realizzato a Trento, insieme ad alcune altre città italiane (Padova, Parma, Merano), un rilievo di 711 alberi, per la creazione dei loro gemelli digitali. Tramite l’intelligenza artificiale, è stato quindi possibile ricreare una fotocopia in 3D delle piante, che ne permette di valutare lo stato di salute e di calcolare con estremo dettaglio tutti i parametri ecosistemici che possono essere utili. Si tratta di veri e propri “cloni” che mostrano tutte le caratteristiche delle piante e la loro posizione, e che in futuro potranno monitorarne quindi lo stato di salute e stabilire eventuali interventi necessari.
Il Comune di Trento possiede già un censimento arboreo, che risponde a un preciso obbligo normativo: il censimento, realizzato mediante una schedatura e mappatura degli alberi comunali, prevede anche la registrazione di tutti i controlli e interventi di cura. Questo database è stato utilizzato per alimentare un modello su piattaforma a libero accesso (I Tree) che ha permesso il calcolo di alcuni parametri che misurano i benefici che gli alberi offrono alla nostra salute: dalle prime elaborazioni risultano stoccate circa 5.450 tonnellate di CO2, principale causa dell’aumento delle temperature globali, rimosse 4,67 tonnellate/anno di inquinanti (micropolveri), prodotte circa 200 tonnellate di ossigeno all’anno, trattenuti circa 5.171 metri cubi all’anno di acqua piovana, fattore questo molto importante per limitare il fenomeno del ruscellamento e per garantire una maggiore sicurezza alla città.
Queste analisi sono state condotte nell’ambito dei lavori preparatori nel progetto europeo Selina, e saranno una base per le scelte strategiche del Piano del Verde sul futuro del verde pubblico della città.