calcio
venerdì 12 Gennaio, 2024
di Stefano Frigo
Se la squadra darà segnali importanti — ma davvero importanti — domani sul campo dell’Atalanta Under 23 si proseguirà con Joan Moll in panchina. In caso contrario, e al 99 percento sarà così, toccherà a Massimo Pavanel sedere al posto occupato sino a martedì da Bruno Tedino. Questo si evince dalla chiacchierata con il direttore sportivo del Calcio Trento, Giorgio Zamuner.
Direttore, come è arrivato alla decisione di interrompere il rapporto con l’ormai ex allenatore?
«Ho voluto prendermi tutto il tempo necessario in virtù del rapporto di grande stima che mi lega a Tedino e anche tenuto conto della grande impresa che il mister ha portato a termine la scorsa stagione salvando la squadra senza neppure dover passare attraverso i playout. Poi però non ho potuto fare a meno di tenere in forte considerazione quello che si è visto in campo nelle ultime settimane».
Ci spieghi meglio.
«Al momento non è che siamo poi così distanti da quelli che sono gli obiettivi dichiarati dalla proprietà in estate, ovvero una tranquilla permanenza in categoria, quindi non si è trattato di un qualcosa strettamente legato alla classifica. Piuttosto ha pesato il fatto che mi sembra che il gruppo abbia perso la propria identità, non ci sono state crescite collettive né dei singoli. Insomma qualcosa andava assolutamente fatto».
È stata una scelta condivisa con i suoi dirigenti o l’ha presa solo di testa sua?
«Sono abituato a confrontarmi, diciamo che ho affrontato tutti i miei dubbi e le mie perplessità con chi di dovere».
Attualmente la squadra è stata affidata a Joan Moll, qual è stata la genesi di questa decisione?
«Considero Joan un tecnico molto preparato e i risultati che sta ottenendo con la Primavera lo dimostrano concretamente. Ha idee e principi validi e una gran voglia di lavorare, vedremo che impatto avrà sul gruppo che reazione avranno i giocatori».
Certo, risulta difficile pensare che Moll possa essere qualcosa in più rispetto ad un semplice traghettatore.
«Non c’è scritto da nessuna parte che sarà l’allenatore della prima squadra del Calcio Trento per pochi giorni. Se domani a Caravaggio il gruppo dovesse dare risposte importanti sarei il primo ad esserne felice. Ci serviva e ci serve una scossa se il mister spagnolo sarà in grado di darla non avremo alcuna preclusione nei suoi confronti».
In caso contrario?
«Ci faremo sicuramente trovare pronti. I nomi che ho letto non sono certo campati in aria, Marco Gaburro, Giovanni Colella e Massimo Pavanel sono professionisti esperti e preparati. Poi ho ricevuto tante altre candidature, alcune della quali oggettivamente fuori luogo».
C’è qualcuno in pole position?
«Sapete che non sono uno che ama fare pre tattica, conosco Massimo Pavanel da più di 20 anni e quindi è evidente sia in vantaggio rispetto ad altri».
Invece sul fronte giocatori che novità è lecito aspettarsi durante questa finestra invernale di mercato?
«Avevamo due priorità assolute ovvero andare a sostituire Sergiu Suciu e Leon Sipos che, causa infortuni, rimarranno fermi ai box per tutto il campionato. Sul fronte centrocampo è arrivato dal Crotone Pasquale Giannotti, in attacco non è mistero mi piaccia Fabio Abiuso del Modena. Non è un’operazione semplice e voglio muovermi con pazienza. Per il resto ci muoveremo in entrata solo ed esclusivamente se qualche pedina uscirà».