2011, Pale di San Martino. Molti i distacchi nel gruppo delle Pale, il più importante dal Sass Maor fu di 30mila metri cubi di roccia
2016, Cima Lastei. Altro crollo di dimensioni importanti con il granito che collassò per metri. In totale 20mila metri cubi
2018, Carè Alto. Il distacco recente più importante per quantità in Trentino. 300mila metri cubi di roccia caddero giù
2022, Latemar. Le conformazioni a pilastro sono tra le più fragili, come testimonia il crollo di un anno fa dalle Torri del Latemar
2022, Valle delle Seghe. Un distacco di circa 20mila metri cubi che arrivò a minacciare il sentiero che porta nel cuore del Brenta
2023, Punte di Campiglio. Il distacco più recente verificatosi vicino Cima Tosa, 400 metri cubi di materiale
2023, Sassolungo. Pochi giorni prima attimi di paura alla forcella tra Sassolungo e Sassopiatto, alcuni massi sono caduti pericolosamente vicini al rifugio Demetz
2023, Bivacco Meneghello. I crolli avvengono in tutto l'arco alpino. Un mese fa un distacco ha distrutto il bivacco Meneghello in Valfurva
Nel 2023, il crollo della cima «Omo» che con la sua sposa, la «Dona» formava la coppia di guglie sul monte Plische