L'INTERVISTA
venerdì 19 Gennaio, 2024
di Tommaso di Giannantonio
Fra le diciannove scuole dell’infanzia sottodimensionate, cioè con un numero di iscritti inferiore a 15, troviamo quella di Varena, frazione del Comune di Ville di Fiemme. Dal prossimo anno scolastico sparirà dall’elenco perché sarà unificata con la scuola della vicina frazione di Daiano, sia per dare una risposta al progressivo calo delle nascite, ma «soprattutto per una ragione pedagogica», spiega il sindaco di Ville di Fiemme, Paride Gianmoena, alla guida anche del Consiglio delle autonomie locali (Cal).
Ville di Fiemme è un comune sparso di circa 2.600 abitanti. «Prima della fusione, 10 anni fa, avevamo già unificato le scuole elementari e ci eravamo detti di realizzare la scuola elementare in un paese e la scuola dell’infanzia in un altro paese — spiega Gianmoena — Abbiamo fatto alcune riflessioni sulla localizzazione migliore per la futura scuola dell’infanzia unica e poche settimane fa abbiamo deciso che l’intervento di ristrutturazione sarà fatto nell’attuale scuola dell’infanzia di Daiano». Si è ancora in fase di progettazione, difficilmente i lavori partiranno quest’anno. «Ma in ogni caso — spiega il sindaco — da settembre partiremo con la scuola unica: sarà temporaneamente a Varena, fino alla fine dei lavori di ristrutturazione».
Oggi le due scuole, di Daiano e Varena, contano una trentina di iscritti. «Fino a 7-8 anni fa solo la scuola di Varena aveva questo numero di iscritti — dice Gianmoena, sottolineando il trend demografico — Oggi invece Varena ha 13 bimbi».
Ma ancora prima di essere una risposta alla curva demografica, l’unificazione delle due scuole «è il frutto di un ragionamento pedagogico: per noi è importante che i bambini delle due scuole stiano insieme e, allo stesso tempo, che si possa dare una certa stabilità alle insegnanti, che svolgono un lavoro fondamentale. Abbiamo già iniziato il percorso con i dirigenti del Servizio provinciale. Ora stiamo pianificando gli incontri con i genitori. Dieci anni fa abbiamo “faticato” a portare avanti il progetto di unificazione delle scuole elementari: le opinioni erano diverse tra loro. Oggi — conclude Gianmoena — devo dire che non ho riscontrato nessuna contrarietà. Rispetto a 10 anni fa c’è un sentore diverso».