L'incontro
sabato 27 Maggio, 2023
di Redazione
Cultura e sviluppo economico. Se ne è parlato al Castello del Buonconsiglio, nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento, dove è intervenuto da remoto il ministro Gennaro Sangiuliano che ha fornito alcune delle linee guida del suo dicastero: «Siamo una superpotenza culturale, l’ho detto perché è una evidenza. Abbiamo avuto in duemila anni tanti intrecci che ci hanno lasciato un grande valore sul territorio. Noi oggi dobbiamo essere all’altezza di quello che ci hanno lasciato nel passato. La Costituzione parla di tutela ma anche di sviluppo, i musei di prima fascia diventeranno 60 e saranno autonomi, diventando delle piccole aziende». Il ministro ha voluto puntualizzare qualche passaggio: «È una gigantesca fake news quella che i ricercatori dovranno pagare il copyright delle immagini, diversa cosa è se si deve pubblicare un libro o se si fa oggettistica industriale. Le imprese che vogliono fare cultura? Si può alzare l’art bonus ma soprattutto elevare la qualità dei servizi museali, un biglietto degli Uffizi non può costare meno di una pizza».
«I privati possono invece svolgere tutte le attività di servizio dentro i musei. Incentivare la lettura è un fatto di educazione: spetta alla scuola ma anche alla famiglia incentivare la lettura». La mission futura: «Bene le serie televisive, non siamo certo contro la modernità, ma io dico che un giovane deve leggere libri. Io mi sono dato la regola di almeno uno ogni mese. Pensiamo di regalare un libro per ogni nuovo nato».
La giornata era stata aperta da Diana Bracco, presidente della Fondazione che porta il nome di famiglia e che si propone di creare e diffondere espressioni della cultura, dell’arte e della scienza. La seconda parte dell’incontro ha visto una tavola rotonda sul tema dello sviluppo e della cultura con la partecipazione di Luigi Abete (presidente Associazione imprese culturali), l’attore e produttore Luca Barbareschi e Marco Capasso, divulgatore e creatore. Abete ha osservato: «Il ministro Sangiuliano deve dire con chiarezza cosa possono fare i privati: punta a più mercato e questo ci interessa, ora vediamo se il percorso va avanti». Luca Barbareschi ha puntualizzato: «Io sono un imprenditore e ho prodotto 100 film. Per comprare il teatro Eliseo ho speso 15 milioni miei e ne ho fatto una eccellenza. Per farlo ho litigato anni con lo Stato. Mi chiedo dunque quale sia lo spazio per un imprenditore privato in questo settore. Ci si deve mettere in pari con quello che succede nel resto del mondo».