Grandi carnivori
domenica 20 Ottobre, 2024
di Davide Orsato
È successo a pochissimi metri da un centro abitato, quello di Cavaione, nel territorio comunale di Bleggio Superiore (Giudicarie). Ed è successo nonostante — almeno dalle prime informazioni che trapelano — l’uomo aggredito non fosse esattamente uno sprovveduto. Tant’è che ha applicato tutte le raccomandazioni suggerite dal protocollo dei grandi carnivori e si è buttato a terra, coprendosi il volto e dando la schiena all’animale. Facendo questo si è salvato la vita, ma è rimasto comunque ferito. L’ultimo attacco d’orso nei boschi del Trentino è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, attorno alle 17.
La vittima è il nuovo custode forestale del comune di Bleggio Superiore, di 33 anni, assunto pochi mesi fa e arrivato dal Piemonte con la sua famiglia. Uno, insomma, che nei boschi ci lavora. Ieri, però, c’era andato nel suo tempo libero. In cerca di funghi, abbondantissimi dopo le piogge degli ultimi giorni. Senza, però, allontanarsi troppo: si era aggirato, infatti, nel tratto che costeggia gli abitati di Rango e, per l’appunto, Cavaione: il «bosco imperiale», un nome che resiste dall’epoca austroungarica. L’aggressione sarebbe avvenuto vicinissimo a quest’ultimo centro. L’uomo — secondo quanto ha raccontato — non si sarebbe accorto della presenza dell’orso se non all’ultimo momento. «Un attacco alle spalle», l’ha definito parlando con i forestali. Si è chinato, ma è stato comunque colpito, avvertendo quattro zampate e riportando ferite alla schiena e alle braccia.
La richiesta d’aiuto
Un lungo momento di terrore. «Mi sono sentito un forte peso sulla schiena — ha raccontato l’uomo — mi sono girato e ho visto il muso di un orso. Mi sono gettato a terra e ho cercato di stare completamente immobile, ma ho sentito l’animale colpirmi ripetutamente. Dopo un po’ di tempo se n’è andato, ma non mi sono fidato: sono rimasto in quel punto ancora per qualche, lunghissimo minuto. Finché, con cautela, mi sono voltato e, non vedendo più nulla, sono andato verso la prima abitazione che ho visto». Si trattava di un residence, l’Imperial Wood, battezzato così in omaggio alla foresta. «A quel punto ho suonato il campanello — prosegue il racconto del malcapitato — e ho chiesto aiuto». Sono stati chiamati subito i soccorsi, e non solo. Sul posto, oltre a una squadra medica di Trentino Emergenza, sono arrivati immediatamente i forestali. Che hanno raccolto peli e altro materiale genetico dagli abiti dell’uomo: saranno utili a identificare l’esemplare. Il fine è già stato esplicitato ieri: la rimozione, come previsto dal Pacobace. Quanto al ferito è stato medicato sul posto senza la necessità che si recasse, almeno per il momento, in ospedale.
Squadre in azione
Ma il personale della Provincia non si è limitato alla raccolta dei campioni dalla vittima. I forestali si sono subito recati all’interno del bosco, sotto la forte pioggia, in cerca di altri elementi utili ma anche nella speranza di individuare fin da subito l’orso. Il plantigrado, però, aveva già fatto perdere le sue tracce. La zona del Bleggio, del passo del Durone (che collega Rango a Zuclo, comune di Borgo Lares) conta una serie di avvistamenti di orsi. Ma, almeno negli ultimi tempi, nessun incontro allarmante. Nella zona non sono nemmeno presenti trappole a tubo, tutte impiegate in val di Sole e tra la Paganella e le Dolomiti di Brenta per la cattura degli esemplari già dichiarati problematici. Come Kj1, catturato e ucciso dopo aver aggredito un turista francese sopra Dro quest’estate. Risale invece a questa settimana la cattura di un giovane orso, nell’ambito delle ricerche di M91, altro esemplare definito problematico dopo aver seguito un turista in un sentiero vicino a Molveno. All’orso catturato è stato posto un radiocollare, come già ad altre due femmine, F7 ed F89. Con tutta probabilità la risposta, dalla Provincia, arriverà a stretto giro. Se confermato, infatti, l’episodio risulterebbe essere molto anomalo: ha tutto l’aspetto, infatti, dell’agguato, mentre (è il caso di Kj1 ma anche di Jj4, l’orsa che uccise Andrea Papi) nella maggioranza delle aggressioni ha avuto un peso l’effetto sorpresa, dato che l’incontro è avvenuto a un punto cieco. Se ne parlerà molto a lungo.
L'inchiesta
di Tommaso Di Giannantonio
L'incidente a San Martino di Castrozza, il padovano di 7 anni è ancora ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il piccolo era sul mezzo in uso alla Polizia insieme all’amico del papà