commercio
sabato 21 Dicembre, 2024
di Sara Alouani
Dal Castello di Aleppo al Castello del Buonconsiglio, i profumi della tradizione siriana potranno essere respirati anche a Trento grazie alla pasticceria «Cara Siria, il mosaico delle delizie» che ieri, sabato 21 dicembre ha aperto i battenti in via Torre d’Augusto, nel vivace quartiere di San Martino (taglio del nastro alle 15). Un’apertura che arriva in un momento importante per la Siria, dopo la fuga di Assad, che sembra essere caduta a pennello proprio per festeggiare la tanta agognata libertà del popolo siriano, asfissiato da un regime dittatoriale durato oltre 50 anni e dal quale anche Fares Fawall è fuggito, trovando una nuova casa in Trentino.
Tra le curiosità di questa nuova pasticceria c’è il primato conquistato ancora prima di aprire, infatti, «Cara Siria» sarà il primo locale siriano in Italia che produce i pasticcini da zero. «Nelle altre pasticcerie presenti nel territorio italiano – spiega il titolare – i prodotti sono tutti importati mentre, nel nostro caso, abbiamo acquistato all’estero il macchinario specifico per creare i nostri dolcetti a partire dalla pasta fillo», componente fondamentale in molte delizie siriane. La famiglia Fawall, in Trentino da oltre trent’anni, ha deciso di trapiantare nella terra che l’ha accolta e che è diventata poi una nuova casa, una tradizione lunga sei generazioni, nata nella centralissima strada El-Nasser di Aleppo: «Quella di mia madre, era tra le famiglie di pasticceri più conosciute in Siria» precisa Fawall che ha messo nelle mani di un mastro pasticcere di Damasco, da anni residente a Pergine, la responsabilità di creare i famosissimi dolcetti. Dalla «mabrouma» (arrotolato ndr) al «swar as-sitt» (il bracciale della signora ndr), dal pistacchio alle mandorle fino al tradizionalissimo, filantissimo ed immancabile formaggio «akawi»: ce n’è per tutti i gusti. Ed è proprio il gusto il protagonista indiscusso: ricercato, tradizionale ma soprattutto frutto di passione mista a all’utilizzo di prodotti di altissima qualità che arrivano direttamente dalla Siria. «Non vogliamo vendere zucchero – precisa il gestore – ma far gustare ai cittadini trentini i diversi sapori della nostra cultura. Perché ogni pasticcino è diverso sia in consistenza che nel gusto anche se sembrano tutti uguali». E la conferma è arrivata durante la Festa dei popoli a Trento, ricorda con soddisfazione il titolare «quando una gentile signora – racconta – continuava a tornare al nostro stand siriano per comprare ogni volta un tipo di pasticcino diverso dicendo: “Dei vostri dolcetti non mi stufo mai, ognuno ha un sapore diverso”». Una frase che è rimasta nel cuore di Fawall e che lo ha convinto, dopo anni di tentennamenti, ad imbarcarsi in questa nuova avventura certo che anche il Trentino saprà apprezzare la tradizione siriana. «L’obiettivo di “Cara Siria” – tiene a precisare – non rimane limitato a quello del commercio di pasticcini ma si propone di condividere una cultura, di raccontare la storia di una civiltà nata cinquemila anni fa» costruendo un armonioso mosaico, come cita l’insegna. Per questo motivo, all’interno del locale di via Torre d’Augusto si potranno ammirare le rovine dell’antica Siria ed ascoltarne la storia grazie ad uno schermo che proietterà le immagini della regione mediorientale, crocevia tra il mondo mediterraneo e l’Oriente. «Ho amato Trento come amo Aleppo – conclude Fawall – e questa pasticceria è il mio regalo ai trentini, alla città che da anni mi fa sentire a casa». E per chi fosse ancora alla ricerca di un bel regalo di Natale, niente paura, siete ancora in tempo! E «Cara Siria» offre un’opzione tanto dolce quanto speciale: la scatola «Mix extra», una graziosissima confezione regalo composta da sei tipi diversi di «baklava» e che può essere ordinata sia in negozio che online.