gli appuntamenti
giovedì 5 Dicembre, 2024
di Jessica Pellegrino
È tutto pronto per un finesettimana d’avvento all’insegna di grandi concerti e spettacoli da non perdere in Trentino Alto-Adige.
Sarà la danza ad accompagnare lo spettatore in un viaggio attraverso mondi sconosciuti, in cui scienza e comprensione cedono il passo all’immaginazione. Sabato e domenica, rispettivamente alle 18 ed alle 16 – il Teatro Sociale di Trento ospita la eVolution dance theater e il suo spettacolo – in prima assoluta – “Cosmos”.
La programmazione di danza 2024/25 del Centro Servizi Culturali S. Chiara prosegue con la compagnia fondata dal coreografo americano Anthony Heinl impegnata in un lavoro in cui creature ipnotiche e immaginifiche si muovono fra luce e oscurità. In caduta libera fra immensità e solitudine, nella notte eterna dello spazio intergalattico, i pianeti e le stelle appaiono luminosi e seducenti; spazi remoti, pieni di armonia e bellezza, sembrano voler dar forma ai sogni.
Tanto vagabondare riporta infine sulla Terra: il piccolo, fragile mondo, perso in un oceano cosmico vasto, un mondo, in mezzo all’immensità dei mondi.
Ci spostiamo poi a Bolzano dove, fino a domenica, Toni Servillo interpreta “Tre modi per non morire“. Sul palco del Teatro Comunale – venerdì e sabato alle 19 e domenica alle 16 – Servillo conduce il pubblico in un viaggio teatrale in tre stazioni attraverso le opere di Charles Baudelaire, Dante Alighieri e dei poeti greci, ci accompagna alla scoperta dei momenti culminanti in cui hanno messo in pratica l’arte di non morire, insegnandoci a cercare la vita. Scritto dall’autore e traduttore Giuseppe Montesano, “Tre modi per non morire” è un percorso a tappe, un antidoto alla paralisi del pensiero. In un’epoca in cui molti si sentono inquieti, impoveriti, spaventati e alla ricerca di qualcosa di cui ci sarebbe un disperato bisogno: manca l’amore, manca la vita.
Il tessuto drammaturgico dello spettacolo affianca ai versi e alle parole dei testi originali l’esegesi e le considerazioni di Montesano, che ne mettono in risalto le tematiche fondamentali e invitano a una comune riflessione sui concetti espressi dagli autori.
Il percorso in cui si addentra Servillo parte da Baudelaire in Monsieur Baudelaire, quando finirà la notte? che racconta come la bellezza combatta la depressione e l’ingiustizia; prosegue con Le voci di Dante, dove i celebri personaggi della Commedia appaiono legati tra loro da un racconto che li illumina a partire dal presente; approda infine a Il fuoco sapiente dei Greci, in cui poesia e filosofia accendono una visione capace di immaginare il futuro.
Nell’Aula Magna Giulia Ippolito di Cles, venerdì, alle 20:30, la Compagnia Corrado d’Elia propone “Circe”. Chiara Salvucci interpreta una dea, o una donna, indipendente e sapiente, dal carattere indomabile, capace di plasmare le forze della natura e, al tempo stesso, di mostrarsi ricca dei sentimenti più veri e umani: Circe.
Molto lontana dalla figura femminile tradizionale, è stata per molto tempo mal interpretata e stereotipata, appiattita nel ruolo della terribile maga, archetipo della donna pericolosa, seduttiva e ingannatrice.
Una donna che, per la compagnia, diventa però simbolo e modello contemporaneo di donna potente, non sacrificale, appartiene pienamente a sé stessa ed è capace di destabilizzare e sfidare le griglie comportamentali e i ruoli prestabiliti di una società che fatica a sopportare l’autonomia femminile e il suo rapporto con il potere maschile, da sempre. La sua storia si specchia nel nostro tempo e nelle sue sfide, in un viaggio emozionante tra mito e realtà, tra passato e presente, tra la scoperta di ciò che siamo e del mondo che ci circonda.
Sotto i riflettori del Teatro Cuminetti di Trento sabato, alle 20:30, debutta “Mi chiamavano Tina”: spettacolo dedicato alla straordinaria vita della fotografa e rivoluzionaria Tina Modotti. Una pièce di e con Manuela Fischietti che cerca di mettere insieme le mille vite di Tina Modotti, rendendola una rivoluzionaria a tutto tondo. Non solo nella fotografia, non solo nella politica. Ma nella vita.
Quella di Tina è infatti una vita straordinaria ecco quindi che, Fischietti, ripercorre insieme al pubblico le tante vite di Tina Modotti e, trovandosi davanti a queste domande, sceglie di raccontare la parte meno conosciuta e forse più scomoda ma sicuramente a lei più vicina: quella della rivoluzionaria antifascista.
“Mi chiamavano Tina” è un omaggio dunque ad una grande artista, operaia, attrice, fotografa, antifascista e militante nel partito comunista internazionale; una donna che ha attraversato la vita senza mai tradire il suo istinto di combattente messo al servizio della libertà e ribellandosi alle convenzioni dell’epoca e alle censure delle dittature che infiammavano il mondo tra la Prima e la Seconda guerra mondiale.
Un appuntamento da segnare in agenda è inoltre il concerto di “Raphael Gualazzi” in programma martedì alle 21. Gualazzi approda sul palco del Teatro Cristallo di Bolzano con “Dreams Live Autumn 2024”: un evento che celebra la sua carriera e i suoi ultimi progetti, inserito nella rassegna Racconti di Musica, a cura dell’Associazione L’Obiettivo.
Classe 1981, questo artista poliedrico con un’anima profonda e una passione per il jazz è capace di eccellere come pianista, compositore, produttore e cantautore in italiano e in inglese. Ecco quindi che, con piano e voce, Gualazzi offre al pubblico una serata ricca di emozioni, alternando momenti intimi e brani energici, e proponendo reinterpretazioni di classici internazionali.
Non mancano poi le proposte per i più piccoli in calendario per domenica. Alla Sala Filarmonica di Rovereto prosegue la rassegna “Festival dei Piccoli” che vede protagonista… “Un gatto senza stivali”. Dalle 17, largo ad un’esplosione di creatività dove burattini e canzoni coinvolgono il pubblico. Lo spettacolo, ispirato alla fiaba di Perrault, inizia in modo tradizionale e racconta le avventure di Ginetto e del suo astuto gatto. Dopo aver sconfitto un Orco e preso possesso di un castello, Ginetto deve affrontare la vendetta di una strega, Bulai, che vuole rovinarlo. Con l’aiuto di un tacchino, il gatto riesce a sconfiggere la strega, facendola addormentare per sempre grazie al suono delle pale del mulino.
“Peter Pan” è invece l’appuntamento in cartellone al Teatro Sociale G. Modena di Mori. Alle 16:30 la compagnia Factory si cimenta in una nuova creazione attraversando temi fondamentali per la crescita dove sogno, vita e morte corrono sullo stesso filo e possono essere entrambe una grande avventura.
In scena Francesca De Pasquale, Luca Pastore, Benedetta Pati e Fabio Tinella raccontano la storia di un’assenza che “Peter Pan” incarna: quello di un bambino che non c’è più. È l’inseguimento di un tempo che sfugge e che a volte si ferma ed ancora la ricerca di esperienze che fanno diventare grandi senza volerlo e troppo presto.
L’ispirazione viene dalle avventure di Peter e Wendy e dall’atmosfera un po’ misteriosa del primo romanzo di James Matthew Barrie, “Peter Pan nei Giardini di Kensington” dove il sentimento autobiografico di una mancanza incolmabile spinge l’autore a creare un mondo parallelo, un giardino prima, un’isola poi, dove i bambini caduti dalle carrozzine e dimenticati dai propri genitori si ritrovano in uno spazio senza confini fisici e temporali. E l’isoladelmaipiù, Neverland, è forse dentro la testa di ogni bambino, un posto dove vanno a finire le cose dimenticate dai grandi, per cui non c’è spazio nella vita reale.
Infine, le avventure di “Tita e Nic. La crociera più pazza del mondo” sono pronte ad incantare il giovane pubblico dalle 17 al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano. I clown Pepita Grant e Nicola Sordo – Tita e Nic – sono ai comandi della nave Iwillwin, in partenza per le isole Maldive e… in valigia mettono soprattutto tante risate.