La fisarmonica verde
martedì 25 Luglio, 2023
di Andrea Satta *
Dal campo di concentramento tedesco di Lengenfeld a Roma in bicicletta in venti tappe attraverso Germania, Austria e Italia sulle orme del padre Gavino e nel ricordo dei 650.000 soldati italiani deportati dopo l’8 settembre 1943. È il viaggio di Andrea Satta, cantante del gruppo musicale dei Têtes de Bois, insieme al figlio Lao e ai suoi musicisti, per ricordare l’epopea degli internati militari italiani (Imi). Il T quotidiano segue giorno per giorno il viaggio attraverso un diario scritto da Satta.
Di salite e di discese quante ne volete. Duecento metri in giù verso il fiume e poi di nuovo sull’altopiano, cieli lunghi, cieli azzurri, poche nuvole bianche, sole splendente, temperatura mite, vento leggero. Avena, grano, orzo, ancora da mietere e siamo verso fine luglio, chissà, lo chiederemo alla applicazione del cellulare, lei sa tutto e decodifica al volo. Conifere scure a cinquecento metri sul livello del mare e mi fa strano. Profumo di resina e di erba tagliata, stanno maturando fiori di finocchio al bordo della strada e questo mi riporta al Mediterraneo. Casette gialle, rosse, color lavanda, tetti spioventi come se la rivoluzione climatica, ancora non fosse.
Ci avviciniamo a Munchen e dei bambini giocano in un giardinetto curato, accanto ad un piccolo ruscello, si contendono un trattore di legno, ridono e si divertono, bambini biondi e bellissimi. C’è profumo di cucinato nell’aria, anche se sono le cinque e mezza del pomeriggio e del fragrante buon umore. Sembrano tutti felici in questa bella serata di estate. Tutti felici, felici. Però io oggi sono stato a Dachau. A pochi chilometri da qui. Esiste. Esiste? È esistito. Come è possibile? Come è stato possibile? È stato possibile.
* Cantante dei Têtes de Bois