Il progetto
giovedì 20 Aprile, 2023
di Davide Orsato
Un algoritmo ci dirà se e quando saremo a rischio infarto o di diabete e se i neonati sono a rischio di sviluppare gravi patologie agli occhi. E ci sarà anche una sorta di «ChatGpt» in grado di indicare quali sono le azioni migliori da compiere nei primi, fondamentali giorni di vita di un bambino. La sanità trentina si aggiorna e, con i fondi del Pnrr «scommette» sull’intelligenza artificiale. È quanto promette il progetto «Sanità digitale e Intelligenza Artificiale», ufficializzato questa mattina dalla Provincia. Si tratta di un investimento di circa 817 mila euro, finanziato con una delibera dello scorso dicembre. Tra i partner, oltre l’azienda provinciale per i servizi sanitari, c’è anche la Fondazione Bruno Kessler.
Gli ambiti d’azione sono diversi: si va dalla cura ed il monitoraggio da remoto di pazienti cardiopatici cronici, già ben avviato con la telemedicina prevista dal progetto TreC, allo screening per la diagnosi precoce delle problematiche dell’occhio nel contesto dell’oculistica, alla diabetologia e della pediatria, fino alla prevenzione, per favorire l’adozione di corretti stili di vita, e il benessere fisico e psicologico delle donne in gravidanza e delle loro famiglie.
«Le nuove tecnologie e il digitale rappresentano delle leve di fondamentale importanza per dare slancio ad un sistema sanitario che, il Covid ce lo ha ricordato, ha bisogno di evolversi e dotarsi di nuovi modelli organizzativi e di professionalità che accolgano l’innovazione – è il commento l’assessore Stefania Segnana – la telemedicina e l’intelligenza artificiale possono trovare applicazione ed essere di grandissimo aiuto sia nelle attività cliniche, penso ad esempio alle potenzialità nell’assistenza territoriale e nell’erogazione di prestazioni e cure domiciliari, sia in quelle del “governo” e della programmazione, dove una puntuale gestione dei flussi dei dati con le nuove tecnologie può restituire al Servizio Sanitario Provinciale informazioni utili e strategiche per gestire i vari servizi e le risorse in modo efficace ed efficiente».
I progetti
Per quanto riguarda la cardiologia, una delle iniziative si propone di utilizzare dati provenienti da diverse fonti (es. cartelle cliniche, device già attivate per la TreC) per sviluppare algoritmi predittivi che possano stimare il rischio per un paziente cardiologico di sviluppare complicanze in un arco temporale definito.
Due, invece, le ricerche dedicate all’oculistica, con un focus nella prima fase di vita. L’intelligenza artificiale tenterà di identificare in modo precoce l’insorgenza o il rischio di sviluppo di opacità del segmento anteriore dell’occhio nei lattanti attraverso l’utilizzo di dati anamnestici e di video-refrattometria raccolti dai pediatri di libera al bilancio di salute del primo, terzo e sesto mese.
Prevista, inoltre, la realizzazione di un algoritmo predittivo per la traiettoria di salute di pazienti affetti da diabete di tipo II (quello che colpisce gli adulti) in Trentino. Si prevede l’utilizzo di dati retrospettivi e delle immagini acquisite tramite i retinografi presenti sul territorio trentino: insomma, la storia clinica dei pazienti del passato potrà essere d’aiuto per quelli del futuro.
Due percorsi, infine, saranno dedicati alle donne in stato di gravidanza e ai nascituri. Ci sarà un «assistente virtuale» che promuoverà percorsi educativi e psico educativi per promuovere e favorire corretti stili di vita a beneficio del benessere della donna e dei cambiamenti fisici che andrà a riscontrare nel corso della gravidanza. L’obiettivo è anche quello di prevenire l’insorgere di problematiche come la depressione post partum.
Ci sarà un «chatbot» anche per accompagnare, in ottica neonato, le mamme durante i primi due anni di vita. Suggerirà l’adozione di corretti stili di vita, rispondendo a tutte le domande che possono sorgere tra i genitori in questa fase così delicata, in modo personalizzato.
«Con questo progetto il Trentino si conferma laboratorio di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative che portano a soluzioni intelligenti per il benessere dei cittadini – afferma l’assessore Achille Spinelli – l’intelligenza artificiale, quale tecnologia abilitante con applicazioni trasversali ai diversi settori strategici territoriali, consentirà di fare grandi passi in avanti anche nello sviluppo di servizi innovativi per la salute, garantendo una sempre maggiore efficienza, accuratezza e funzionalità del sistema sanitario provinciale, in raccordo con il mondo della ricerca e dell’innovazione».
Alla presentazione hanno partecipato anche Andrea Simoni, segretario generale Fbk, Giancarlo Ruscitti, dirigente del dipartimento salute e politiche sociali della Provincia e Giuliano Mariottim direttore sanitario dell’Apss.