cultura

lunedì 17 Febbraio, 2025

Dal 1975 al 2025: l’Istituto Culturale Ladino compie cinquant’anni tra ricerca linguistica, tradizioni e storia

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La Majon di Fascegn annuncia le iniziative per il suo mezzo secolo di attività. Parola d'ordine: radici solide per un futuro assieme alla comunità
L’Istituto Culturale Ladino si appresta a celebrare cinquant’anni di attività. È datata 14 agosto 1975, infatti, la legge provinciale che ha istituito questa realtà, la “Majon di Fascegn”, la casa dei ladini, che per tutti questi anni è stata un punto di riferimento per molte persone, desiderose di conservare, studiare e soprattutto far vivere e sviluppare l’identità ladina, fatta di lingua, tradizioni, storia e cultura.
Per celebrare il cinquantesimo anniversario, sono state programmate diverse iniziative nel 2025 e nel 2026, mettendo in evidenza gli aspetti popolari e di crescita dell’attività dell’ente, seguendo idealmente le stagioni dell’anno e collegandosi ai vari servizi della Majon di Fascegn: dalla ricerca linguistica alla biblioteca con i suoi archivi, fino al Museo Ladino. Particolare attenzione sarà data alla partecipazione della comunità, nella consapevolezza che l’Istituto Ladino è nato come casa dei ladini e continuerà ad esserlo.
“Nel rispetto di chi ci ha preceduti, vogliamo ricordare questi cinquant’anni non come storia passata, ma come radici solide su cui costruire il futuro; radici che per noi e per il presente diventano un trampolino di lancio per chi vuole proseguire consapevole di ciò che siamo stati, ma con la certezza che abbiamo ancora molto da fare e da dare per il ladino, per la comunità, per la Val di Fassa, per la Ladinia e per la società. I tempi cambiano e dobbiamo essere in grado di cambiare con essi, accogliendo il nuovo e valorizzandolo”, ha dichiarato la presidente dell’ente in carica dalla primavera scorsa, Tea Dezulian.
“Festeggiare cinquant’anni della Majon di Fascegn significa celebrare dieci lustri di storia, ricordare e ringraziare tante persone che con impegno, passione e lungimiranza hanno voluto questa Istituzione per salvaguardare l’identità ladina, la sua cultura e la sua lingua”, ha commentato la direttrice dell’Istituto Sabrina Rasom.
Le principali iniziative sono state elaborate in stretta collaborazione con la comunità fassana e i dettagli saranno resi disponibili di volta in volta sul sito dell’Istituto.
“Ad multos annos, Majon di Fascegn”, è l’augurio ladino di buon compleanno per questo mezzo secolo di vita dell’Istituto.

Questi i principali eventi

È del 10 febbraio la candidatura al Trento Film Festival del film etnografico “Talis Mater. Le stagioni di Assunta”, che si ispira al film RAI “Le stagioni di Liz”, molto popolare negli anni ’80. Il documentario, per la regia di Marco Rossitti, vuole raccontare i cambiamenti sociali, territoriali ed economici della Val di Fassa negli ultimi 40 anni, mostrando come la società ladina si sia trasformata senza perdere la propria identità.

Il 2 marzo, domenica di Carnevale, la Majon di Fascegn, in collaborazione con il Carnevale di Campitello, porta in scena due figure tradizionali curiose e affascinanti: Jandeluvio e la Catertempora, in un evento da non perdere.

Il 6 giugno è in calendario la conferenza-laboratorio “Cos’è una lingua standard? Storia, sfide, prospettive e futuro del ladino”. A partire dai risultati della ricerca sociolinguistica CLaM 2021, si propone una riflessione sul tema della normazione e standardizzazione della lingua ladina, con un dibattito in chiave moderna ispirato al ‘design thinking’, in collaborazione con altre istituzioni ladine dell’area dolomitica. L’obiettivo dell’iniziativa, aperta al pubblico e pensata per la condivisione, è informare e formare la comunità e tutti gli interessati sul valore della lingua minoritaria e sulla sua standardizzazione.

Il 13 giugno, Giornata dell’Unità Ladina, presso il Tobià de la Pieif, sede dell’Istituto Ladino a San Giovanni, è previsto un appuntamento politico-istituzionale, con ricordi e ringraziamenti a chi ha contribuito alla nascita e allo sviluppo dell’Ente.

Dal 12 al 14 settembre: “L’Italia delle minoranze linguistiche”, un evento che coinvolgerà diverse comunità linguistiche per confrontarsi sulla tutela delle lingue minoritarie. Minoranze che compongono l’Associazione Articolo-6, la nuova rete pensata e voluta anche dalla Majon di Fascegn che lavora per la diversità linguistica, incoraggiando la salvaguardia del tesoro identitario che accomuna tante persone. Saranno giorni di laboratori e incontri, che culmineranno con la partecipazione delle delegazioni alla sfilata della ‘Gran Festa da d’Istà’ a Canazei.

Il 12 ottobre è prevista la visita teatralizzata “Do l viel del saer” (lungo il sentiero della conoscenza), giunta alla sua quinta edizione e dedicata, in occasione dei cinquant’anni della Majon di Fascegn, a due personaggi profondamente legati alla terra fassana e alla lingua madre, raccontati anche nella raccolta letteraria “Jent de Fascia”.

Fra novembre e dicembre tre iniziative nell’ambito del progetto “Traslamusega”, che promuove l’incontro e il confronto culturale. Un corso di canto corale in collaborazione con la Scuola di Musica ‘Il Pentagramma’ di Fiemme e Fassa, che unirà canti ladini e stranieri per favorire l’integrazione tra identità ladina e le nuove comunità di residenti. Inoltre, un concorso di composizione musicale per brani inediti su testi della tradizione ladina, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio letterario e poetico. Infine, un incontro con il gruppo musicale ladino sperimentale ‘Le lingue morte’, che ha lasciato un’impronta significativa nella scena musicale della Val di Fassa.

Le celebrazioni del cinquantesimo anniversario non si concluderanno nel 2025, ma proseguiranno anche nel 2026 con un documentario etnografico curato dal regista etnoantropologo visuale Michele Trentini, che esplorerà la realtà linguistica ladina tra le nuove generazioni e i cambiamenti economico-sociali della Val di Fassa, offrendo una visione sull’evoluzione della lingua inesorabile ma necessaria per la sua sopravvivenza. Infine, sempre nel 2026 sono previste ulteriori iniziative per festeggiare l’anniversario, che verranno annunciate nei prossimi mesi.

A corollario delle attività principali, nel corso di questi due anni saranno proposte numerose altre iniziative collaterali e importanti collaborazioni con il territorio. È possibile seguire gli aggiornamenti cercando il logo dei 50 anni della Majon di Fascegn in tutta la Val di Fassa.