Il programma

sabato 20 Aprile, 2024

Dal fado al jazz, passando per i cantautori americani. Svelati i Suoni delle Dolomiti 2024, gran finale con Vecchioni

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Dal 28 agosto al 29 settembre, 18 eventi immersi nelle montagne

Le prime luci sulle note di Mozart, poi una passeggiata tra la canzone d’autore statunitense e la letteratura, unendo le montagne del Trentino alle Badlands americane, senza dimenticare i concerti di grandi artisti internazionali come il britannico Foy Vance e il francese Renaud Garcia-Fons. E come non citare Roberto Vecchioni, uno dei pilastri della canzone nostrana e forse l’ospite più atteso. È tutto pronto per la ventinovesima edizione dei Suoni delle Dolomiti, il festival che unisce musica e amore per la montagna, natura e sperimentazione artistica. L’edizione 2024 si svolgerà dal 28 agosto al 29 settembre, un mese lungo il quale saranno raggruppati 18 eventi immersi tra le montagne del Trentino. Montagne che diventano luogo di meraviglia e incontro, in cui spettatori e musicisti condividono la fatica del percorso e la magia della musica. Lo spiegano bene le 13 parole al centro del Manifesto dei Suoni Delle Dolomiti: ascolta, Dolomiti, suoni, spazi aperti, silenzio, luce, terre alte, camminare, impegno, condivisione, rispetto, accessibilità e tradizione. Un’ottima sintesi dello spirito del festival.
Il programma di quest’anno, ideato dal direttore artistico Mario Brunello, spazia dalla world music alla musica classica, dalla canzone d’autore al jazz, fino all’imperdibile trekking musical-letterario.
Si comincerà mercoledì 28 agosto con il fado, musica popolare della tradizione portoghese, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio intangibile dell’umanità. A portarla in Trentino, e più precisamente a Malga Tassulla nell’anfiteatro naturale che racchiude il Pian della Nana, sarà la voce di Carminho, una delle più talentuose interpreti del genere di nuova generazione. Dal fado alla musica classica, con l’ormai tradizionale Alba delle Dolomiti, uno degli appuntamenti più attesi del festival. Quest’anno l’evento si svolgerà domenica 8 settembre alle 6.40, nei pressi di Prà Castròn di Flavona, conca naturale sovrastata dalle pareti del Brenta. A cullare il risveglio del sole sarà la musica di Mozart nell’esecuzione della Camerata Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, ensemble formata da prime parti di una delle più prestigiose orchestre sinfoniche a livello mondiale. Venerdì 13 settembre, a Villa Welsperg, ai piedi delle Pale di San Martino, è previsto inoltre, un progetto speciale dal titolo E lucevan le stelle, dedicato a Giacomo Puccini nel centenario della sua morte. Il sovrano Lana Kos e il tenore Raffaele Abete, coadiuvati da i Solisti di Verona, interpreteranno alcune delle più famose arie del grande operista.
Passando al jazz c’è grande attesa per il contrabbassista Renaud garcia Fons, un vero e proprio virtuoso del suo strumento, che si esibirà in trio con il fisarmonicista David Ventilucci e il vibrafonista e percussionista Stephen Caracci L’appuntamento è fissato per sabato 21 settembre in Località Giasenei, tra il gruppo delle Pale di San Martino e del Cimonega.
Inoltre, il 25 settembre, nei pressi del rifugio Fulciade è prevista la performance della Paolo Conte Legacy, un omaggio al grande cantautore da parte dei musicisti che da oltre 30 anni lo accompagnano in tournée. Dal Jazz è partito anche l’eclettico percorso autoriale di Raphael Gualazzi, atteso martedì 17 a malga Brenta. Restando sulla canzone d’autore spicca la presenza di Foy Vance, artista originario dell’Irlanda del nord, noto per la propria timbrica avvolgente e per le collaborazioni con artisti del calibro di Ed Sheeran e sir Elton John. Il cantante si esibirà domenica 15 settembre, nei pressi di Bait del Germano, tra le praterie in quota della dorsale a sud di Cima Paganella.
Il gran finale, invece, arriverà il 29 settembre con il concerto del professor Roberto Vecchioni, istituzione vivente della canzone italiana, autore di brani intramontabili come «Samarcanda» e «Luci a San Siro». Appuntamento alle 12 al rifugio Micheluzzi sotto il Sassolungo. 
Una parentesi a sé merita, infine, il Trekking dei Suoni, in programma dal 4 al 6 settembre. A guidarlo sarà lo scrittore Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017 con «Le otto montagne». Il trekking si snoderà lungo i sentieri delle Pale di San Martino e disegnerà un ponte ideale tra le montagne del trentino e le Badlands americane attraverso le parole di Cognetti e le canzoni di grandi autori come Bob Dylan, Bruce Springsteen e Johnny Cash, interpretate dalla voce e la chitarra di Pietro Brunello e dal violoncello di Mario Brunello. L’esperienza di concluderà ai Prati Col, di fronte a San Martino di Castrozza. Qui si terrà il concerto finale, cui parteciperanno anche il cantautore americano Micah P. Hinson e il chitarrista Alessandro «Asso» Stefana. Per partecipare al trekking le iscrizioni saranno aperte dal primo di luglio (solo online sul sito www.sanmartino.com) e i posti disponibili sono 40.
«L’essenza del festival è portare musica alta in luoghi alti, che guarda alle vette della grande musica, la musica non si può misurare in profondità, bisogna guardarla da vicino ed entrare in simbiosi con essa. L’ascolto è un tema fondamentale, la musica va scoperta piano piano, altra parola simbolo è il silenzio, il silenzio non esite, dobbiamo costruirlo e custodirlo» ha spiegato Mario Brunello in conferenza stampa.
Alle sue parole hanno fatto eco quelle del presidente di Trentino marketing Gianni Battaiola: «Il festival propone un turismo che ci piace molto, nonostante sia un’idea nata 29 anni fa, ha resistito nei suoi principi. Il fatto di emozionare e convincere gli ospiti a vivere la montagna come deve essere vissuta è oggi più che mai attuale e mostra la lungimiranza dei Suoni», il suo commento.
Importante per la rassegna di quest’anno sarà anche l’aspetto dell’inclusività e l’attenzione all’accessibilità. Quattro dei concerti del festival (omaggio a Puccini, concerto di Rapahel Gualazzi, Renaud Garcia Fons e Paolo Conter Legacy) saranno reso accessibili anche a persone con mobilità motoria e uditiva. Ciò grazie all’utilizzo di mezzi e-bike inclusivi e sistemi audiotattili Subpac, messi a disposizione da Re-Moove, azienda trentina specializzata in mobilità inclusiva.