serie tv
lunedì 3 Giugno, 2024
di Claudia Gelmi
Il fuoriclasse del nuoto Thomas Ceccon e i campioni in vasca Antonio Fantin e Giulia Ghiretti, la promessa del pugilato Aziz Abbes Mouhiidine, le ginnaste Sofia Raffaeli e Giorgia Villa e la star assoluta ai Mondiali di scherma 2023 Alice Volpi. Sono i protagonisti e le protagoniste della docuserie ideata da Allianz, prodotta in partnership con Yam 112003 e in collaborazione con la Rai, «Sognando Parigi 2024: 7 atleti, un solo traguardo», in onda ogni domenica, a partire da ieri e fino al 14 luglio, su Rai 2 e in streaming su RaiPlay. Verrà riproposta poi il lunedì successivo su Rai Sport.
Scritto da Chiara Parodi, il format vede la regia della professionista trentina Katia Bernardi, che da fine 2023 ha seguito gli atleti e le atlete in tutta Italia, per realizzare le puntate che vedremo susseguirsi in questo mese e mezzo.
«Avendo avuto la possibilità di affiancare la preparazione e gli allenamenti tra fine 2023 e l’inizio del 2024, siamo riusciti a realizzare una sorta di “dietro le quinte”, raccontando sì gli atleti, ma anche i giovani nella loro quotidianità: non solo quindi la prestazione su cui solitamente ci si concentra nella fase finale, quella della gara, ma anche ciò che viene prima e la vita attorno alla performance» racconta la regista residente a Levico Terme, che spiega anche come l’idea sia stata fin dall’inizio quella di «raccontare i sette campioni abbinandoli a sette valori olimpionici, quali il talento, la resistenza, la condivisione, l’impegno, l’inclusione, la responsabilità e il futuro».
«La docuserie televisiva ideata da Allianz in collaborazione con Rai permette a tutti i telespettatori e agli appassionati di sport di scoprire e vivere le storie personali e sportive di sette grandi atlete e atleti italiani, e di capire come i valori olimpici e paralimpici non siano retorica, ma come possano prendere forma anche nelle azioni quotidiane» precisa lo stesso Giacomo Campora, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Allianz S.p.A.
I sette protagonisti, tutti straordinari atleti e paratleti, sono stati scelti a novembre 2023 per creare un team virtuale Allianz che gareggerà a Parigi 2024. La partnership con i sette sportivi e sportive Ambassador della Compagnia, che li affianca nella preparazione sportiva e personale verso il massimo traguardo sportivo, si è articolata in diverse iniziative: dalla produzione di una campagna di comunicazione televisiva e web, ad altre iniziative e attività di comunicazione verso i dipendenti e le reti distributive di Allianz. Da questa collaborazione è nata anche la nuova produzione televisiva e web della docuserie, presentata mercoledì scorso nelle Torre Allianz a Milano, alla presenza della regista e dell’autrice.
«Abbiamo girato a casa di tutti i protagonisti in diverse città di Italia – prosegue Katia Bernardi –: da Assisi a Verona, da Fabriano a Lignano. Abbiamo incontrato gli atleti e le atlete in palestra, insieme agli allenatori, con le famiglie e gli amici. Il senso delle serie è proprio il tempo che non si vede, che è fatto di allenamenti, di resistenza, di impegno, condivisioni, vita a tutto tondo».
Il primo campione ad aprire la docuserie, è stato Thomas Ceccon (in onda ieri ndr): il suo episodio s’intitola «Il Talento». A seguire, «La Resistenza» con Giorgia Villa, «La Condivisione» con Antonio Fantin, «L’impegno» con Alice Volpi, «L’inclusione» con Aziz Abbes Mouhiidine, «La Responsabilità» con Giulia Ghiretti e infine «Il Futuro» con Sofia Raffaeli. La voce narrante di tutte le storie è di Gianfelice Facchetti, direttore della fotografia è Alex D’Emilia e al montaggio c’è Beatrice Quadri.
Dopo documentari sociali, storici e artistici, film biografici e di finzione, dopo una serie tv action di successo come «Falegnami ad alta quota», fiore all’occhiello del canale DMax, Katia Bernardi si è cimentata per la prima volta con lo sport, in cui – confida – ha ritrovato il tema a lei caro del «sogno»: «Dopo le ragazze che sognavano il mare (“Funne”, 2016, ndr) e i “Sogni in grande” delle bambine (“Piccole storie di bambine coraggiose”, 2018, ndr), è ritornato questo grande tema esistenziale con “Sognando Parigi”, proprio alla mia prima esperienza nel mondo dello sport. Il racconto che ne esce è intimo, cerca di raccontare la verità delle persone. Gli atleti e le atlete si sono aperti e ognuno e ognuna esce con un’identità ben precisa. La cosa bella, alla fine, è che questo sogno individuale che appartiene a loro diventa un sogno collettivo, che è quello delle Olimpiadi, ma anche di tutti e tutte noi che ci ritroviamo a condividere i valori che vengono affrontati».