La storia
giovedì 9 Febbraio, 2023
di Redazione
C’è anche un pezzo di Alto Adige al Festival di Sanremo. I look di alcuni dei cantanti e vip protagonisti del festival infatti sono il frutto del lavoro delle mani dell’acconciatrice Miranda Subashi Dedej, associata CNA e titolare del salone Divina Hair Studio di Merano. Da Iva Zanicchi a Lazza passando per I Cugini di Campagna e per Valerio Scanu, Miranda è arrivata in questi giorni nella città sanremese e fa parte del team dell’agenzia Al Pacino Look Maker.
La parrucchiera meranese è ormai una veterana dell’Ariston, «ma ogni volta – racconta – è un’emozione far parte di questo grande vento ed è un onore poter lavorare anche quest’anno al fianco di cantanti e artisti che ogni anno emozionano tutta l’Italia e non solo».
Al Festival sono presenti tantissime realtà artigiane associate CNA. Si parte con il fenomeno di massa che da tre anni a questa parte accompagna il festival, il FantaSanremo. Il gioco che quest’anno conta oltre due milioni di iscritti e la nascita di un numero imprecisato di leghe private dove sfidarsi fra amici, parenti, colleghi di lavoro e chi più ne ha più ne metta. Gioco nato durante una scherzosa cena tra amici al bar “Corva da Papalina” di Porto Sant’Elpidio. Da lì è scaturita prima l’idea per la creazione di un fantasy game con i cantanti di Sanremo e in seguito quella di fondare una startup, la MK2, che opera nella progettazione di giochi e format, che ha partecipato al Premio Cambiamenti della CNA, mentre la first lady del Festival Giovanna Civitillo, moglie di Amadeus, ha indossato nella prima serata un abito targato Rossorame, brand di Daniele del Genio, presidente di CNA Puglia, e Bruno Simeone.
«Le eccellenze del mondo dell’artigianato altoatesino e di tutta Italia si dimostrano ancora una volta la spina dorsale del tessuto economico del Paese. Una risorsa che deve essere valorizzata», così il presidente regionale di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati. «Anche in questa occasione artigiani e piccole imprese si confermano ossatura creativa e produttiva del nostro Paese, un’ovvietà apparentemente ma che ancora stenta a essere riconosciuta – dichiara il segretario generale di CNA nazionale Otello Gregorini -. Prima di tutto dalle istituzioni che continuano a varare provvedimenti su misura per le grandi imprese, che sono rare, rendendo ai piccoli la vita ancora più complicata in quanto li costringe ad adattare su misura per la propria impresa strumenti pensati per una ben diversa tipologia di azienda».