gli appuntamenti
venerdì 12 Luglio, 2024
di Jessica Pellegrino
È tutto pronto per un altro finesettimana in grado di regalare grandi emozioni in Trentino – Alto Adige.
Partiamo dunque dalla danza, protagonista in regione grazie all’edizione 2024 di “Bolzano Danza” che venerdì, alle 20:30, riporta nel Teatro comunale del capoluogo altoatesino “Eden”. In piena crisi pandemica, nel 2020, il Festival ha presentato questo spettacolo in una veste speciale: tre danze firmate da Carolyn Carlson, Michele Di Stefano e Rachid Ouramdane per un solo performer e un solo spettatore, seduto al centro della sala grande del Teatro Comunale a guardarlo. Vincitore del Premio D&D della critica italiana per originalità, “Eden” fu atto simbolico e unico, una risposta progettuale di Emanuele Masi al distanziamento di legge in pandemia. Quell’esperienza commovente ritorna ora per il quarantennale del Festival nella versione “Eden selon Rachid” con Annie Hanauer a interpretarlo nuovamente davanti, però, a una platea di spettatori compatta, per riviverlo come rito collettivo. Struggente e catartico, EDEN di Ouramdane è stato composto sull’Adagio pour cordes di Samuel Barber, una partitura sospesa tra luce e ombre, oscurità e speranza.
Sabato largo invece ad Annie Hanauer, Deborah Lennie e Ingvild Marstein Olsen con “Push” in cartellone alle 21 alla Fondazione Antonio Dalle Nogare.
“Push” è un’opera collettiva, liberamente ispirata al testo di Gertrude Stein Tender Buttons (1914) – atto di libertà dalle convenzioni del linguaggio e della società – a cui partecipano due danzatrici, la statunitense Hanauer e la norvegese Olsen, una voce (la stessa Lennie), un pianoforte, un sound designer, Patrice Grente, e un video realizzato da Christophe Bisson con la tecnica dello stop motion (sequenza rapida di foto che diventa movimento). Al pari del testo della Stein, sospeso tra poesia e prosa, i cui estratti sono qui recitati in tre lingue – francese, norvegese e inglese – “PUSH” conduce lo spettatore al superamento della comprensione di senso immediato, spingendolo ad abbandonarsi alla musicalità del linguaggio messo in relazione con i corpi. Esattamente come il testo disgiunto della Stein anche i corpi raccontano la frammentazione delle nostre vite in un caleidoscopio di fratture, perché ricorda Lennie: “noi siamo le nostre fratture”.
Torniamo poi a Trento dove proseguono gli appuntamenti del Teatro capovolto. Sul palco del Teatro Sociale rivolto verso Piazza Cesare Battisti Tiziana Di Masi porta “#Iosiamo-Dall’Io al Noi”: un monologo emozionante sul mondo del volontariato.
La pluripremiata attrice di teatro civile venerdì, alle 21:15, è la protagonista di uno spettacolo che nasce per dare voce al meglio dell’Italia, a chi si impegna per gli altri costruendo giorno dopo giorno una società migliore.
In Italia infatti ci sono più di 40.000 associazioni, 6 milioni e mezzo di volontari che hanno deciso di dedicare la propria vita al bene comune, utilizzando il tempo libero a loro disposizione per creare valore sociale.
Le loro storie non ottengono le prime pagine dei giornali, le loro pagine non hanno milioni di followers sui social, ma è grazie a loro se l’Italia ha un grande cuore. È grazie a loro se il Paese può ancora sperare di voltar pagina.
“#Iosiamo” racconta storie di impegno personale, di uomini e donne che si sono messi in gioco e si sono dati agli altri, generosamente, facendo del bene. Racconta cosa fanno e perché lo fanno.
Sono vicende di persone comuni e al tempo stesso straordinarie, che operano all’interno di associazioni impegnate nei fronti più caldi delle emergenze sociali: dall’immigrazione alla povertà fino al recupero dalle dipendenze passando per chi si batte in difesa dell’ambiente e dell’integrazione della disabilità e della diversità.
Un monologo emozionante, multimediale, delicato e prorompente di umanità per ricordarci che essere umani non è solo un destino biologico, ma che “conviene”.
Il dolore del suicidio visto attraverso gli occhi di un padre è invece il tema che si affronta a Rovereto dove, venerdì alle 21:30 per la rassegna estiva Teatro in Corte viene proposto uno spettacolo di grande delicatezza: il suicidio di un giovane, il dolore di chi resta. Si tratta del “Vespro della Beata Vergine” di Antonio Tarantino. Una produzione Tip Teatro di Lamezia Terme (CZ) con Dario Natale per la regia di Mauro Lamanna.
Protagonista è un padre che si ritrova in un ospedale per recuperare la salma del figlio suicida. Attraverso una telefonata immaginaria con il figlio defunto, l’uomo cerca di comprendere il loro rapporto. La scena è semplice, con pochi oggetti e proiezioni di video di famiglia. L’uomo trasforma la sua volgarità in tenerezza, un padre comprensivo che trova conforto nel dialogo postumo con il figlio. Entrambi emarginati, l’atto estremo del giovane consente loro di riconnettersi in un momento di dolcezza e affetto.
“Il Vespro della Beata Vergine”, insieme a Stabat Mater, Passione secondo Giovanni e Lustrini, è parte della raccolta “Quattro atti profani”, tetralogia di ispirazione religiosa, tragica e grottesca narrazione di un mondo di antieroi commoventi e strazianti.
In caso di maltempo lo spettacolo si svolge alla Sala Filarmonica di corso Rosmini. Per informazioni e prenotazioni è possibile visitare il sito www.evoeteatro.it.
Spazio anche all’ultimo finesettimana del Pergine Festival che vede in scena venerdì, alle 20:45, Federico Buffa in “Italia Mundial”. Sul palco del Teatro Comunale di Pergine Valsugana Buffa, giornalista e volto noto di Sky, accompagnato dal pianoforte del Maestro Alessandro Nidi, conduce il pubblico in un viaggio attraverso il Mondiale più bello, con aneddoti e storie parallele che rendono unico questo monologo.
Spazio dunque ai gol di Paolo Rossi, all’urlo di Marco Tardelli, alle parate di Dino Zoff e ancora alla pipa di Enzo Bearzot, alla notte magica del Bernabeu ed alle braccia al cielo del presidente Pertini che rivivono nell’inconfondibile voce del giornalista che ripercorre l’indimenticabile vittoria degli Azzurri ai mondiali del 1982 in Spagna.
Sabato, alle 20:45 largo invece al live showcase di “Frankie hi-nrg mc” pronto ad esibirsi a Castel Pergine nell’area spettacoli di Ca’ Stalla dalle 20:45. L’eclettico rapper italiano, sulla scena da oltre 20 anni porta sul palco, accompagnato dal suo DJ, i suoi più grandi successi: “Quelli che benpensano”, “Fight da faida”, “Pedala” e tanti altri.
In caso di pioggia l’evento si tiene al Teatro Comunale di Pergine.
È invece “Schadenfreude” la proposta in cartellone sabato nell’ambito della rassegna “Estate a Meano”. Villa Salvadori Zanatta, dalle 21, ospita lo spettacolo comico sulla sfiga altrui scritto da Francesco Ferrara ed interpretato da Salvatore Cutri. Schadenfreude è una parola che viene dal tedesco ed indica un’emozione: la gioia che si prova in merito alle disgrazie altrui. È naturale. Ed è più comune di quanto siamo disposti ad ammettere. Si chiama Schadenfreude. L’ingresso è gratuito. In caso di pioggia lo spettacolo si svolge al Teatro di Meano.
Non può poi mancare la musica. Venerdì alle 21 la Banda Osiris & Telmo Pievani si esibiscono al Lago di Santa Giustina, in località Le Plaze con “AquaDueO. Un pianeta molto liquido”.
Un nuovo spettacolo del gruppo piemontese – co-prodotto da Aboca – in cui l’acqua è il pretesto per un viaggio musicale attraverso i problemi che affliggono il nostro pianeta.
Inquinamento, cambiamenti climatici, effetto serra, sono temi con i quali ci si confronta quotidianamente e la Banda Osiris interviene nel dibattito per offrire il suo personale quanto discutibile contributo magistralmente guidati dal professor Telmo Pievani. E lo fa partendo da una suggestiva “Hommage à l’eau”, in cui l’acqua diventa base percussiva dell’intero brano, passando attraverso una lettera indirizzata ai grandi della terra, “L’acqua che verrà” liberamente ispirata a Lucio Dalla, e scomodando in seguito Roger Waters, Buscaglione, Modugno, Vivaldi e i Beatles, la Banda Osiris vuole dimostrare che il nostro mondo è ormai con l’acqua alla gola.
L’ingresso è gratuito. In caso di pioggia il concerto si tiene al Cinema Teatro di Coredo.
Fino a sabato alla Trentino Music Arena ritorna poi il “Trentino Love Fest” che, dalle 18, trasforma la musica in un gesto di amore e solidarietà.
Un’incredibile line-up di artisti hip hop, trap e pop anima il pubblico con performance indimenticabili. Venerdì ad esibirsi ci sono Deva, Fabrizio Moro e Il Tre. Sabato invece è la volta di Kelly Joyce, I Santi Francesi e Margherita Vicario.
Infine, domenica natura e musica si fondono grazie alle rassegne “Musica Natura Relazioni” e “Lagorai d’incanto”. In piazza Santa Maria a Bindis, a Mori Vecchio dalle 21:30, due artisti firmano un nuovo progetto che traccia le rispettive geografie sonore e sentimentali, da Battisti ai Bee Gees, da Monteverdi ai Beatles fino a Sinead O’Connor e Suzanne Vega, che si intrecciano al repertorio della Donà. Cristina Donà voce e chitarra e Saverio Lanza pianoforte, chitarra, basso e electronics sono infatti i protagonisti di “Musica Natura Relazioni” per un concerto che, in caso di maltempo, si recupera al Teatro G. Modena.
“Lagorai d’incanto” fa invece tappa al Forte Busa Granda nel comune di Vignola Falesina dove la rassegna si chiude con Fabio Concato pronto ad esibirsi dalle 12.
Festività
di Margherita Montanari
L'altoatesino del ristorante Flurin di Glorenza porta in tavola la sua idea del pranzo del 25 dicembre. «Si possono cucinare ricette buonissime anche senza usare ingredienti costosi. Un grande classico sono le lasagne»