Lo studio
domenica 16 Febbraio, 2025
Dalla bretella di Calliano al bypass di S.Ilario: le contromisure al traffico della Vallagarina
di Robert Tosin
Progetti e ipotesi per gestire la viabilità tra rumore e traffico
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Numeri alla mano, Rovereto è circondata da un flusso di traffico da mal di testa: le strade principali che la avvolgono (anzi, a dirla tutta, che la penetrano passando tra le case dei residenti) portano dai 5 ai 6 milioni di veicoli all’anno. Certo, non servono né dati né rilevamenti per capire che si tratta di un vero e proprio assedio a cui negli anni non si è trovata una soluzione. La circonvallazione non s’è mai fatta, nemmeno a fronte di dati di questo tipo perché secondo una parte delle forze politiche tutto questo traffico sarebbe generato dai roveretani che si spostano e i flussi di passaggio, cioè quelli passivi, sarebbero solo una minoranza, meno del 20%. La realtà dunque è questa e si stanno cercando le risposte più disparate per tamponare i disagi.
Partendo da nord, dunque, i 6 milioni di mezzi che passano da S.Ilario e vengono fatti passare dalla rotatoria della Sav troveranno sfogo – in un arco programmatico ottimistico tra il 2029 e il 2036 ma al momento non esiste nemmeno la scelta del tracciato – in una bretellina che partendo da Calliano vada a morire alla rotatoria del Quercia. Costo: 89 milioni di euro, sulla carta. Dal punto di vista del rumore, porterebbe un grande beneficio ai residenti di Calliano, a quelli di Volano e a buona parte di S.Ilario. L’associazione del traffico al rumore non è sempre automatica eppure gli pneumatici di auto e camion sono assai fastidiosi per le nostre orecchie.
Dal Quercia verso sud al momento non c’è un’ipotesi di intervento e l’ingorgo regna sovrano soprattutto nello snodo della rotatoria su via Abetone all’incrocio con via Craffonara che – è facile intuirlo – si sobbarca comunque i 6 milioni di mezzi che di sicuro da S.Ilario non si sono volatilizzati. Per quanto riguarda il rumore e lo smog, il suo dovere lo sta facendo la bretellina ai Fiori (spesso in affanno nelle ore di punta) che allevia le orecchie dei residenti di Lizzanella e in parte anche di Lizzana. Dalla rotatoria Metalsistem è invece il caos: una delle ipotesi messa nero su bianco dai tecnici è quella di buttare il traffico in zona industriale per arrivare alla Favorita (o alla nuova, inutile, bretellina che sale alla Mira). Peccato che oggi la viabilità della zona industriale non sia per nulla in grado di accogliere anche la viabilità “civile”.
Traffico e rumore sono dunque strettamente collegati: buttare fuori dalla città il traffico significa anche avere più tranquillità tra case e palazzi. Con questo dilemma dovrà convivere il Piano urbano del traffico, già scaduto e che è il principale impegno di questa amministrazione. Vista però la complessità del tema, sarà un miracolo se sarà pronto per la fine della consiliatura attuale. Nel frattempo si naviga a vista con sperimentazioni di Ztl – se mai sarà avviata, visto il clamoroso ritardo – strade chiuse e semafori più o meno intelligenti a cui si delegano le scelte non fatte dalla politica.