Le aree e le indagini
martedì 3 Dicembre, 2024
Dall’area Ex Cattoi alla variante 13 bis: gli affari lungo il lago di Riva del Garda da cui sono partite le indagini
di Redazione
Al centro delle iniziative imprenditoriali sulle aree ci sono proprio Hager e Signoretti

L’inchiesta che ha terremotato il mondo della politica dell’Alto Garda e non solo ha varie ramificazioni. Ma il cuore delle indagini è Riva e la sua preziosa «fascia lago» in particolare l’area Ex Cattoi a lungo al centro di vicende tanto politiche quanto giudiziarie.
Le indagini della Procura, infatti, si sono concentrate proprio sulla complessa vicenda istituzionale e urbanistica dell’area ex Cattoi, uno degli ultimi spazi di lungo lago ancora liberi a Riva del Garda.
La questione è stata definita con l’approvazione della «variante 13-bis» al Piano urbanistico di Riva, redatta da un commissario straordinario (l’avvocato Pedrazzoli, nominato dalla Provincia) dopo che gran parte dei consiglieri di maggioranza, sindaca inclusa, si erano dichiarati «incompatibili» al momento del voto. Peccato che tra la prima e la seconda adozione, sono state apportate 118 modifiche, per lo più marginali, mentre l’impianto di base della variante, che ridisegna il futuro urbanistico di Riva secondo la visione della giunta Santi, è rimasto invariato dopo l’approvazione definitiva del commissario straordinario Niccolò Pedrazzoli. Questo iter ha vissuto un passaggio cruciale con il via libera della giunta provinciale.
Area Ex Cattoi
La variante conferma l’accordo urbanistico tra il Comune e i proprietari dell’area (Hager-Signoretti), con alcune modifiche: il numero di alloggi per il tempo libero è ridotto da 20 a 16, mentre le altezze dei due nuovi edifici nella parte nord-ovest restano invariate. Inoltre, il privato dovrà cedere gratuitamente al Comune un’area di 13.340 metri quadrati da destinare a parco pubblico e altri 1.660 metri quadrati per l’ampliamento degli spazi pedonali su viale Rovereto e via Lietzmann.
Area Miralago
Le richieste di aumento dei volumi previste sono state respinte, con un ridimensionamento rispetto alla versione iniziale. Si punta al recupero delle strutture esistenti per attività sportive e socio-culturali, mantenendo la destinazione ricettiva (massimo 50 posti letto) per servizi di turismo sociale.
Hotel Lido Palace
L’ampliamento del 10% nella zona nord-est è stato approvato, consentendo la realizzazione di nuove suite alte fino a 4,5 metri. Questa previsione riprende in parte un vecchio progetto firmato Cecchetto. Le nuove strutture, tuttavia, non potranno avere fondazioni nel terreno. È previsto anche un nuovo parcheggio a nord per liberare l’attuale area davanti all’ingresso principale. Respinta, invece, la richiesta di estendere la zona edificabile verso sud, poiché contraria alle norme del Piano urbanistico provinciale.
Area Buzzi
La variante accoglie le osservazioni della proprietà dell’ex cementificio, stralciando completamente la previsione urbanistica sull’area. Questo potrebbe rallentare il trasferimento del cantiere comunale e altre strutture verso la zona di Ceole.
Campo sportivo Benacense
Dopo il trasferimento delle funzioni attuali, è prevista la rimozione delle recinzioni per rendere l’area accessibile per uso sportivo, ricreativo ed espositivo. La tribuna storica sarà oggetto di risanamento conservativo.
Area San Cassiano
Su richiesta di Trentino Trasporti, è confermato il trasferimento della zona officina e rimessaggio autobus in quest’area di proprietà della stessa società, liberando parte di viale Trento.
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