Il presidio

sabato 6 Luglio, 2024

Carcere, nel 2024 già 53 suicidi. E a Trento la Camera penale scende in piazza: «Situazione esplosiva»

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Una «Maratona oratoria» in largo Pigarelli. Il presidente Valcanover: «Anche il comune istituisca il garante dei detenuti»

Una «maratona oratoria» per denunciare le condizioni dei detenuti e la tragedia dei suicidi in carcere. Ieri mattina la Camera penale di Trento ha aderito all’iniziativa nazionale con un presidio in Largo Pigarelli, davanti al Tribunale.
Nei mesi scorsi gli avvocati penalisti si sono già astenuti per due volte dalle udienze e da ogni attività giudiziaria. «Le prime due astensioni, lo strumento più forte che abbiamo per richiamare l’attenzione — ha dichiarato Roberto Bertuol, presidente della Camera penale di Trento — non sono state sufficienti per dare concretezza alle promesse fatte. Da inizio anno sono stati 53 i suicidi in carcere, a cui si aggiungono molteplici di tentativi di suicidi. La situazione è esplosiva, ora anche nelle carceri minorili».
Durante la «maratona oratoria» è stato sottolineato l’annoso problema del sovraffollamento delle carceri italiane, dove si registrano 60mila presenze su una capienza massima di 50mila posti. In Trentino, nella casa circondariale di Spini di Gardolo, ci sono circa 360 persone su una capienza di 240. L’avvocato Fabio Valcanover ha proposto al sindaco di Trento Franco Ianeselli, che ha partecipato al presidio, di istituire la figura del garante dei diritti dei detenuti come fatto da Bolzano, in aggiunta alla figura provinciale. Le Camere penali denunciano anche «le inefficienze del sistema, le mancate riforme e l’irresponsabile indifferenza della politica».