borgo valsugana
martedì 25 Aprile, 2023
di Emanuele Paccher
Sette secondi e 51 centesimi: è questo il tempo che ha permesso a Daniel Sartori di vincere la competizione di risoluzione del cubo di Rubik 3×3 nella due giorni di Borgo Valsugana.
Il particolare evento, che si è tenuto in questo lungo ponte festivo nel palazzetto dello sport cittadino, ha riscosso un notevole successo, con 120 partecipanti provenienti da dieci Nazioni diverse: Italia, Slovenia, Cina, Albania, Austria, Sri Lanka, Francia, Spagna, Stati Uniti e Irlanda. Notevole anche l’affluenza del pubblico, ammaliato dalla velocità di risoluzione del rompicapo da parte dei partecipanti in gara.
Una disciplina particolarmente inclusiva, in cui contano il talento, la passione e l’allenamento. «Per partecipare non ci sono vincoli o limiti. Tutti partecipano senza alcuna distinzione, e alla fine delle gare viene stilata una classifica unica. Non ci sono fattori tali che rendano necessarie classifiche separate», spiega Simone Cantarelli, vicepresidente di Cubing Italy, realtà organizzatrice dell’evento. «Ci sono ragazzini che vanno più forte delle persone adulte. Qui a Borgo, ad esempio, si è iscritta in gara una ragazzina cinese di 8 anni. Sono l’allenamento e il talento gli unici fattori determinanti».
Per il Trentino questa competizione non è stata una prima assoluta. «Nel 2011 c’è stata la prima gara nel territorio trentino. Poi ci siamo fermati per 11 anni, finché un gruppo di ragazzi ci ha contattato e si è deciso di riportare una manifestazione in questo territorio, precisamente a Rovereto. A marzo 2023 siamo stati a Cles, e ora a Borgo», prosegue Cantarelli.
Le iscrizioni sono aperte a tutti, anche ai non tesserati. Attualmente l’associazione conta su 1.300 soci in tutta Italia, e si tratta di numeri in crescita. «Stiamo crescendo notevolmente in questo periodo. Anche solo 4-5 anni fa una manifestazione di questo tipo in Valsugana non avrebbe avuto più di 40-50 partecipanti. Ora 120 iscritti, che erano il limite massimo, li abbiamo raggiunti in tre giorni», spiega il vicepresidente. «Un po’ è una crescita naturale, dovuta agli eventi e alla pubblicità; dall’altro lato ha inciso tanto anche la situazione pandemica. I ragazzini erano confinati in casa, e hanno cercato attività da fare. Risolvere il cubo di Rubik è un hobby non digitale, e che si può fare da soli. Molti si sono dunque avvicinati al nostro mondo».
Oltre al classico cubo di Rubik in formato 3×3 ci sono molte varianti. Si possono modificare il numero di strati: si va dal 2×2 sino ad arrivare al più grande, il 7×7. Poi ci sono varianti di risoluzione del 3×3: da bendati e con una mano sola. Spazio, inoltre, ai puzzle: a forma di piramide («piraminx») e il dodecaedro («megaminx», formato da 12 facce pentagonali regolari).
L’allenamento è semplice: si mischia il cubo e lo si risolve, provando sempre nuove tecniche. Importante, anche in questo contesto, è la socialità. «Senza dubbio è uno sport molto individuale, ma l’avere delle persone con cui confrontarsi, sia online che di persona, aiuta a migliorarsi e ad avere una condivisione», spiega il vicepresidente.
In gara si parte tutti da una situazione di parità: «La world cube association ci ha fornito un programma che genera le sequenze con cui mischiare il cubo. Quindi i partecipanti all’interno di un gruppo hanno sempre le stesse sequenze, in modo da partire alla pari. Dopo tutto dipende dalle abilità individuali, e ovviamente anche un po’ dalla fortuna».
Il vincitore, per le varie discipline, viene stabilito in base al tempo medio su cinque risoluzioni. Tutti i risultati vengono registrati, e gli eventuali record nazionali, europei e internazionali verrebbero immediatamente riconosciuti.
La passione, per tanti ragazzi, è partita casualmente. Così è stato per il giovane vincitore della competizione 3×3, Daniel Sartori, 16enne di Borgo Valsugana. «Un giorno in negozio ho visto che vendevano un cubo. Ho deciso di comprarlo e ho provato a risolverlo, senza riuscirci. Da quel momento ho deciso di allenarmi e di guardare alcuni tutorial, finché sono riuscito a risolvere il cubo. Questo è avvenuto a fine 2018, e la prima gara l’ho fatta ad aprile 2019», dichiara il ragazzo. «Di questo sport mi piace conoscere gente nuova, nonché la possibilità di allenarmi e migliorarmi ogni volta. Per il momento il mio record in gara è di 5.58 secondi, mentre la media sulle 5 risoluzioni è di 6.98 secondi».
A Borgo Valsugana le gare sono state nove: nel 2×2 ha vinto Elian Beguec con un tempo medio di 1.89 secondi; nel 3×3 Daniel Sartori con il suo 7.58 secondi; nel 4×4, nel 5×5 e nel 6×6 Elian Beguec.