la polemica

venerdì 5 Luglio, 2024

Diga del Vanoi, il Pd presenta un’interrogazione alla Giunta: «Cosa intende fare concretamente e giuridicamente per contrastare il progetto?»

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Il Consorzio del Brenta ha presentato il progetto per il bacino che sorgerebbe in buona parte in Trentino

Dopo che il Consorzio di Bonifica del Brenta ha comunicato di aver concluso il progetto della diga aprendo il dibattito pubblico, il gruppo consiliare del Pd ha accusato la Provincia di inerzia ed ha comunicato che sarà pronta a proseguire nella rappresentazione dell’incompatibilità del progetto con il quadro territoriale e normativo, anche attraverso atti formali e giurisdizionali.

In particolare, il gruppo consiliare provinciale del PD Trentino, a prima firma del Capogruppo Alessio Manica, ha depositato oggi un’interrogazione con la quale viene chiesto alla Giunta provinciale «cosa ha fatto e, soprattutto, cosa intende fare concretamente e giuridicamente per contrastare il progetto della diga sul torrente Vanoi promosso dal Consorzio bonifica del Brenta». L’interrogazione ricorda la mozione, proposta sempre dal Gruppo consiliare del Partito Democratico, e approvata dall’Aula ad inizio legislatura lo scorso febbraio, che affermava la contrarietà del Consiglio provinciale alla realizzazione della diga.

A seguito dell’invio in questi giorni a tutti gli enti interessati, tra cui la Provincia di Trento, delle varie ipotesi progettuali per l’inizio del processo partecipativo previsto dalla legge per quest’opera, ieri la questione è stata infatti trattata nuovamente dal Consiglio provinciale, sempre su iniziativa del consigliere Manica, raccogliendo il consenso di tutta l’Aula per un puntuale impegno della Giunta a contrastare l’opera e a mantenere aggiornati i consiglieri sugli sviluppi del progetto veneto.

Ora, si legge nel comunicato, «vista la limitata capacità di risposta durante la seduta del Consiglio provinciale di ieri da parte della Giunta, parsa in verità piuttosto disorientata rispetto all’iniziativa veneta, per evitare sorprese e mantenere alto il presidio su un progetto che coinvolge anche una parte del territorio trentino, in particolare i comuni di Canal San Bovo e Cinte Tesino, si è depositata l’interrogazione a risposta scritta».