la minaccia
venerdì 16 Giugno, 2023
di Benedetta Centin
Una testa di pecora mozzata, contenuta in un sacchetto, e un biglietto, scritto a computer, con pesanti minacce. Scritte in siciliano. Questa la traduzione: “Questo te la manda la famiglia che non scorda l’infamata, la prossima volta ti mandiamo la testa di tuo figlio”. È quello che si è trovato davanti alla porta di casa all’alba di oggi, attorno alle 4.30, un imprenditore del settore ortofrutticolo residente a Dimaro, in val di Sole. Sconvolto, l’uomo ha avvisato subito i carabinieri. Un fatto inquietante sul quale la Procura di Trento ha aperto un’inchiesta per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e per uccisione di animali. L’ovino doveva essere stato sgozzato da poco considerato il sangue rinvenuto ed era anche stato privato dell’orecchio con il microchip per non rendere rintracciabile la provenienza. La testa con il messaggio sono stati sequestrati. Accertamenti sono in corso a 360 gradi da parte dei carabinieri della compagnia di Cles e del nucleo investigativo di Trento che oggi erano in Procura per una riunione operativa.