Val di Sole
venerdì 25 Aprile, 2025
Dimaro, un lupo rapisce il cagnolino Pepe e lo trascina nel bosco: trovato solo il collare insanguinato
di Sergio Zanella
Il racconto di Andrea Guerrato: «È successo a venti metri da casa, siamo scossi e spaventati»

Era una tranquilla serata sul divano di casa per la famiglia Guerrato di Presson, quando la tranquillità domestica è stata spazzata via da alcuni guaiti che arrivavano dal giardino. Il padrone di casa, Andrea, alzatosi di scatto ha visto il suo cagnolino Pepe braccato da un lupo a due passi dalle mura domestiche: neanche il tempo di alzare la voce per spaventare il lupo, che il selvatico ha morso il cane di piccola taglia e se l’è trascinato nel bosco.
A spiegare i fatti avvenuti mercoledì sera attorno alle 23, con un lungo post su Facebook, è lo stesso proprietario del cane: «A 20 metri da casa, nel giardino, un lupo in totale tranquillità ha attaccato Pepe e se l’è portato via. Io – ha scritto – in totale incoscienza, gli sono corso incontro urlando nel tentativo di dissuaderlo, ma lui tra le lamentele strazianti del mio cane, l’ha portato con sé nel bosco. L’ho cercato freneticamente con una torcia per quasi un’ora, ma non ho sentito e visto più nulla. Il Corpo Forestale, che abbiamo contatto subito e che ringrazio personalmente per la disponibilità, questa mattina mi ha riportato il suo collare rosso. Le macchie di sangue si vedono lo stesso. Siamo scossi e spaventati – continua – la sera prima, verso le 21:30, nello stesso giardino c’erano 5 bambini di 12 anni che giocavano felici. Ho i brividi al solo pensiero. I miei figli sono tristi, fanno fatica a capire il perché e francamente faccio fatica anche io. Credo che quello che è successo mercoledì sera sia surreale, penso che si stia perdendo il senso della realtà. La vita di un animale domestico non è nemmeno paragonabile alla vita umana, e se nulla è stato fatto per la morte del povero Andrea sono sconsolatamente certo che la morte di Pepe non scandalizzerà nessuno e non porterà a nessun tipo di conseguenza. Non cerco polemiche, non chiedo nulla».
Gli avvistamenti di lupi e orsi in pieno centro abitato continuano dunque a far parlare di sé. Se i plantigradi, complice l’inverno, non hanno causato particolari problematiche negli ultimi mesi, diversa è la situazione dei lupi, che nelle ultime settimane sono stati avvistati in diversi centri solandri e un esemplare è stato peraltro investito proprio nel paese di Monclassico. «È un fatto spiacevole che non fa altro che confermare che la convivenza stretta tra grandi carnivori e abitanti dei paesi di montagna sia di difficile gestione – commenta il sindaco di Dimaro Folgarida Andrea Lazzaroni -. Più volte mi sono speso per questa battaglia che mira ad attivare le amministrazioni provinciali, nazionali ed europee per cambiare il sistema di gestione di lupi e orsi. Poi però succede che questi fatti rendono sensibili al problema solo i cittadini che vivono in un determinato territorio – continua il sindaco – mentre da fuori valle c’è la fila di persone che ti spiegano come avresti dovuto agire. Io mi chiedo cosa potesse fare di più questa famiglia: non ha il diritto di liberare il proprio cane in giardino? Sono stati degli sprovveduti a farlo? Io dico di no, che sono stati vittima di un fatto che dovrebbe risvegliare le coscienze. Questo sistema di gestione va rivisto: fino a pochi anni fa il problema ricadeva sulle spalle degli allevatori o degli apicoltori, che hanno già pagato un conto salatissimo, ora ci rendiamo conto che tutti siamo vulnerabili».
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