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martedì 1 Ottobre, 2024

Dipendenze: in Trentino 2.600 persone nei centri servizi Serd

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La direttrice dell’Unità operativa Levari: «1.600 sono seguite dal solo Serd di Trento». La visita di Tonina

«L’Unità operativa dipendenze è costituita da tre Serd e dieci centri di alcologia, antifumo, e altre fragilità diffusi su tutta la provincia. Nel corso del 2023 sono state prese in carico dai tre Serd circa 1600 persone e altre mille dai centri di alcologia, antifumo, altre fragilità. Nel solo Serd di Trento gli accessi sono circa 200 al giorno, sia per la terapia quotidiana, sia per le attività ambulatoriali. Il 20-25% dei casi presi in carico si risolvono nell’arco di un anno, ma in molti casi il disturbo da sostanze è considerato recidivante e molto dipende dalla rete sociale e familiare. La dipendenza è un disturbo molto complesso, per il quale non si può mai decretare la guarigione».
È quanto ha spiegato la dottoressa Ermelinda Levari, direttrice dell’unità operativa dipendenze dell’Apss in occasione della visita dell’assessore provinciale alla salute Mario Tonina al Serd di Trento, il Servizio dipendenze dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Obiettivo dell’incontro era ascoltare dalla voce dei professionisti quelle che sono le necessità più urgenti degli utenti e degli operatori stessi per capire dove e come poter intervenire per migliorare il servizio offerto alla comunità. L’assessore, accompagnato dal dg di Apss Antonio Ferro, dalla direttrice per l’integrazione socio sanitaria Elena Bravi e dai funzionari della Pat Monica Susat e Roberto Pallanch, ha incontrato i professionisti del Serd.
Durante l’incontro sono stati sviscerati diversi aspetti, dalle prestazioni erogate dal Servizio per le dipendenze alle criticità sul fronte della sicurezza degli operatori, per le quali si sta lavorando a diverse soluzioni. Per favorire l’accesso ai servizi offerti dal Serd, che vanno oltre la dipendenza da sostanze, sono state organizzate fasce orarie differenziate per le diverse tipologie di utenti. Nel corso della riunione c’è stato spazio anche per immaginare prospettive future con la presa in carico precoce dei casi più giovani e per alcune strategie di prevenzione da attuare sul modello di esperienze positive realizzate fuori provincia e con la collaborazione delle associazioni del privato sociale.
«Il vostro lavoro in prima linea – ha evidenziato l’assessore Tonina – è davvero prezioso per aiutare le famiglie e tutte le persone coinvolte da un qualche tipo di dipendenza, fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti, alla luce anche delle nuove dipendenze, figlie del nostro tempo. Da parte di tutta la giunta c’è il massimo sostegno al vostro lavoro e l’impegno, con il mio assessorato e l’azienda sanitaria, a verificare come possiamo potenziare il servizio e garantire la sicurezza di tutti gli operatori che lavorano qui, esposti ogni giorno a situazioni critiche». Tonina ha poi ribadito agli operatori la volontà di intervenire a supporto del loro lavoro quotidiano: «Siamo aperti ai vostri suggerimenti anche per potenziare il lavoro sul fronte della prevenzione, che intendiamo portare avanti nelle scuole, in collaborazione con l’assessorato all’istruzione».
La direttrice Levari ha infine confermato il ruolo strategico della prevenzione, sottolineando l’importante lavoro realizzato con il Dipartimento di prevenzione di Apss nelle scuole e le attività di prevenzione primaria con la popolazione portate avanti con le associazioni.