L'allarme
domenica 30 Marzo, 2025
Disordini e caos in carcere a Spini: due agenti feriti, cinque arresti
di Patrizia Rapposelli
Gli episodi tra venerdì sera e sabato. I detenuti hanno aggredito gli operatori a colpi di bastone creando tensioni. Sono stati trasferiti in altri penitenziari. Intervenuto anche il pm di turno. Chiesti rinforzi da Veneto e Friuli

Ancora disordini al carcere di Spini di Gardolo, Trento: due gli agenti di polizia penitenziaria feriti. A quanto si apprende, i due poliziotti sarebbero stati colpiti in modo ripetuto da cinque detenuti con le gambe di un tavolo. La tensione sarebbe scoppiata venerdì sera, culminando ieri con le aggressioni. Immediata la richiesta della polizia penitenziaria di rinforzi dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia. L’amministrazione carceraria ha confermato l’aggressione e i disordini ma rassicura: la situazione ora è tornata sotto controllo. I detenuti sono già stati trasferiti in altri penitenziari.
Disordini
Secondo quanto risulta alla Procura di Trento, cinque detenuti, quattro cittadini marocchini e un tunisino hanno creato disordini nel carcere di Spini di Gardolo. I cinque detenuti hanno coinvolto altri carcerati della sezione 3G. Questi ultimi, approfittando del fatto che erano rientrati dal cortile e con bastoni recuperati dalla rottura dei tavoli in dotazione nelle camere detentive e con altre armi rudimentali, hanno danneggiato i sistemi di videosorveglianza e si sono impossessati della sezione detentiva impedendo agli agenti di polizia penitenziaria di entrare. Li hanno minacciati con le armi rudimentali e poi lanciato bombolette incendiarie.
La reazione degli agenti
È stata immediata la reazione degli agenti di polizia penitenziaria, coordinati dal comandante Mariano Salvatore. hanno prima messo in sicurezza Innanzitutto hanno messo in sicurezza il carcere con la chiusura di tutti i detenuti delle altre sezioni, e poi chiesto l’aiuto esterno delle altre forze di polizia, dei colleghi della polizia penitenziaria delle case circondariali di Verona e Bolzano.
Un’azione che ha permesso di riportare l’ordine all’interno del penitenziario. I cinque sono stati arrestati per i disordini causati. Ha raggiunto il carcere anche il sostituto procuratore di turno Giorgio Bocciarelli, che ha disposto che i cinque detenuti nelle prossime ore vengano scortati in tribunale dalla polizia penitenziaria per il processo per direttissima. I detenuti sono stati trasferiti in altri penitenziari.
I sindacati
I sindacati della polizia penitenziaria, che da tempo denunciano la situazione a Spini, sono intervenuti su quanto accaduto.
«Ci risulta — fa sapere il segretario generale di Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio— che siano stati richiesti anche dei rinforzi da carceri di altre regioni. Con 16mila reclusi oltre i posti disponibili, 18mila agenti mancanti al fabbisogno organico della polizia penitenziaria vorremmo che l’esecutivo si occupasse delle carceri». Secondo Uilpa il carcere di Gardolo ha delle criticità: ci sono state ripetute aggressioni nei confronti degli agenti penitenziari.
L’ultima risale a meno di 20 giorni fa.
La struttura, ricordano i sindacati, è sovraffollata: con quasi il doppio dei detenuti rispetto a quanto previsto e chiedono nuovo personale. «Operatori e detenuti continuano a essere abbandonati — prosegue il segretario di Uilpa— servono subito provvedimenti concreti per deflazionare la densità detentiva, potenziare compiutamente gli organici della Polizia penitenziaria senza peraltro rinunciare alla formazione, come invece si sta facendo, garantire l’assistenza sanitaria e avviare riforme di sistema. Altrimenti proseguiranno le morti e si accumuleranno le macerie».
La scorsa settimana era stato il Sappe a fare un sopralluogo nel carcere di Spini, denunciando l’assenza di personale.