L'aggressione
sabato 29 Marzo, 2025
Disordini in carcere a Trento: cinque detenuti feriscono due agenti. La procura: «Hanno fomentato una rivolta»
di Redazione
Altri carcerati hanno danneggiato il sistema di videosorveglianza. Chiesti rinforzi da altre regioni

Sono due gli agenti di polizia penitenziaria feriti nei disordini in corso al carcere di Spini di Trento. A quanto si apprende, i due poliziotti sarebbero stati colpiti in modo ripetuto da cinque detenuti con le gambe di un tavolo. La tensione sarebbe scoppiata venerdì sera, culminando oggi con le aggressioni. La polizia penitenziaria ha chiesto rinforzi dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia.
Secondo quanto risulta alla Procura di Trento, 5 detenuti (quattro di nazionalità marocchina ed un tunisino) hanno organizzato una rivolta sabato pomeriggio nel carcere trentino di Spini. I cinque sfruttando il vincolo di solidarietà esistente tra la popolazione detenuta hanno coinvolto altri detenuti della sezione 3G nel tentativo di coinvolgere i detenuti ristretti nell’intero istituto. I detenuti della sezione 3G, infatti, approfittando del fatto che erano in sezione poiché rientrati dalla fruizione delle ore d’aria nel cortile passeggio e con l’ausilio di bastoni recuperati dalla rottura dei tavoli in dotazione nelle camere detentive e con altre armi rudimentali hanno danneggiato i sistemi di videosorveglianza e si sono impossessati della sezione detentiva impedendo agli agenti di polizia penitenziaria di entrare, dapprima minacciandoli con le predette armi rudimentali e successivamente lanciando contro di loro bombolette incendiarie ricavate dalle bombolette di gas da camping che detengono nelle camere per riscaldare i cibi.
Non si sono persi di coraggio gli agenti di polizia penitenziaria e, guidati dal Comandante, Mariano Salvatore, hanno prima messo in sicurezza l’intero istituto procedendo con la chiusura di tutti i detenuti delle altre sezioni e chiedendo ausilio esterno alle altre forze di polizia e successivamente, anche con l’ausilio dei colleghi della polizia penitenziaria venuti in loro soccorso dalle Circondariali di Verona e Bolzano hanno aperto i varchi e proceduto ad individuare e mettere in sicurezza i cinque rivoltosi ripristinando nel giro di poche ore l’ordine e la sicurezza all’interno del penitenziario.
Ripristinato l’ordine i 5 detenuti maghrebini sono stati denunciati per i disordini causati ed il Sostituto Procuratore di turno Giorgio Bocciarelli, recatosi personalmente nella struttura penitenziaria ne ha disposto la traduzione davanti all’Autorità Giudiziaria per la convalida delle operazioni d’arresto con il rito direttissimo. I cinque verranno giudicati dall’Autorità Giudiziaria e ritenuti non colpevoli fino alla sentenza definitiva. immediatamente caricati a bordo dei mezzi della polizia penitenziaria e portati in altre strutture penitenziarie.
il bando
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