Elezioni 2023
domenica 30 Luglio, 2023
di Tommaso Di Giannantonio
Si alza il sipario sul polo di Divina. Ieri mattina, al Grand Hotel Trento, la presentazione da parte del «Comitato per il meglio del Trentino». In sala un centinaio di persone. Poche le sedie vuote. Quando inizia l’incontro l’ex senatore leghista Sergio Divina è seduto in prima fila. Pochi attimi dopo viene invitato a salire sul «palco» come «ospite d’onore». Più avanti sarà acclamato come «il direttore d’orchestra che manca al Trentino». Agli sgoccioli del suo discorso, il leader incoronato si commuove: «Sono stato chiamato alle armi e… — in questo passaggio l’ex segretario della Lega non riesce a trattenere le lacrime — non posso che rispondere presente. Siamo qui a fare da traghettatori verso una classe politica degna del Trentino. Ora non siamo in buone mani».
Obiettivo 5 liste
Nelle ultime settimane Divina si è dimesso dall’incarico di presidente del Centro servizi culturali Santa Chiara ed è stato «sospeso» dalla Lega, di cui è stato esponente di spicco per molti anni in Trentino. Ieri non è stata ufficializzata la sua candidatura alla presidenza della Provincia, ma è solo questione di giorni. Tra domani e martedì Divina e i «suoi» proveranno a chiudere la partita delle liste per le elezioni provinciali del 22 ottobre. Si parte da una base di tre liste, tra cui una «di pensionati», rappresentata al tavolo dall’ex veterinario Pietro Marconi e l’ex sindacalista Renzo Selber. L’obiettivo è arrivare a cinque liste.
Chi c’era
Oltre a Marconi e Selber, al tavolo Divina era affiancato dall’ex esponente di Forza Italia Gabriella Maffioletti e dal consigliere provinciale ex Lega Ivano Iob, oggi in Coraggio Italia. In prima fila il parlamentare altoatesino Filippo Maturi, altro fuoriuscito della Lega, il chirurgo Claudio Eccher, già consigliere regionale con la lista «Civica Divina presidente» (2008), e l’ex coordinatore provinciale di Forza Italia Ettore Zampiccoli. L’ex leghista Claudio Civettini ha inviato un videomessaggio a sostegno di Divina. Non c’era Walter Pruner, che nei giorni scorsi ha fatto sapere sui social che «tra gli effetti dei colpi di sole estivi non vi è la mia candidatura». E non c’era neanche il professore Geremia Gios, un altro possibile candidato. In sala erano presenti anche il portavoce di «Risveglio tirolese» Paolo Monti e il consigliere comunale di Trento Vittorio Bridi, leghista della prima d’ora, tentato dalla corsa con Divina. Non era l’unico esponente di Palazzo Thun. Andrea Maschio, in rotta di collisione con Onda, ha partecipato all’incontro per «ascoltare». In consiglio comunale lui, Eleonora Angeli e Silvia Zanetti si stanno guardando intorno in cerca di una nuova casa. Si è presentato anche il dem Claudio Geat, presidente della circoscrizione Centro storico-Piedicastello, ma solo «per curiosità».
«Competenza e autorevolezza»
L’incontro è stato moderato dall’ex leghista Gianfranco Merlin, editore di Vivi Italia Tv, che nelle scorse settimane ha diffuso il sondaggio di Winpoll: «Oggi, senza campagna elettorale, il polo di Divina è al 15%». È stato lui a chiamare sul palco l’«ospite d’onore». Divina ha lasciato la prima fila mentre la sala acclamava il suo nome, sotto lo slogan «competenza e autorevolezza». «Una presenza oltre le aspettative: vuol dire che c’è voglia di partecipare — ha esordito così l’ex senatore — Dal 1992 al 2018 ho fatto tante campagne elettorali, ma non ho mai percepito così tanto fermento. Abbiamo trovato persone delle più diverse esperienze di vita, tutte disponibili a dare una prospettiva un po’ più seria e credibile per il Trentino. Non abbiamo mai avuto una classe dirigente così scalcinata».
L’accordo FdI-Lega
Non poteva non mancare un commento sull’accordo del centrodestra su Fugatti presidente e Gerosa vice. «Dopo sette mesi di manfrine — ha sottolineato Divina — hanno deciso che Fratelli d’Italia sposerà Fugatti con gli amici autonomisti. Sette mesi di schiaffi politici e poi arriva l’imposizione da Roma. Che Roma decida chi deve governare il Trentino è imbarazzante. Noi siamo gli unici che rispondono ai trentini». Parole seguite da un applauso scrosciante. E poi non ha risparmiato parole dure verso il Patt: «Mi piacerebbe avere davanti Panizza e chiedergli che fine abbia fatto il “mai con Fratelli d’Italia”».
Bypass, ospedale e orsi
Dal pubblico, infine, gli è stato chiesto di prendere una posizione su alcuni temi centrali. «Sulla circonvallazione ferroviaria di Trento le problematiche andavano risolte due anni fa, adesso è inutile dire che si può cambiare — ha detto Divina — Sul nuovo ospedale sarebbe meglio trovare una collocazione a metà strada tra Trento e Rovereto». Rispolverata quindi l’ipotesi «Besenello». Infine, sugli orsi «la politica deve fare un passo indietro e ascoltare gli esperti: gli orsi vanno radiocollarati, catturati e spostati».
Iob: «Politica più trasparente»
Convinta la partecipazione di Iob. «Ho ritrovato la voglia e l’energia per pensare a qualcosa di diverso — ha detto — Vogliamo una politica più trasparente: tutte le opere e i progetti dovranno essere chiariti ai cittadini. Mi auguro che si possano aggiungere gli autonomisti, quelli veri».
il caso
di Redazione
L'uomo più ricco del mondo e principale finanziatore di Trump ha commentato su X la notizia della sospensione della convalida del trattenimento dei 7 migranti nel Cpr di Gjader. Salvini gli fa eco: «Un danno per la sicurezza e il portafoglio degli italiani».