L'evento
martedì 18 Aprile, 2023
di Redazione
Proseguono gli eventi di avvicinamento al Dolomiti Pride 2023. Mercoledì 19 aprile alle 20.45 nell’aula magna della Scuola primaria di Volano, proiezione del film «Papà Dario» di Thomas Saglia. Con Dario Maffei, Osvaldo Maffei, Stefano Cò. Il film racconta il rapporto tra padre e figlio in un paesino di campagna: il primo intento a costruire il fantoccio della “Vecia” da bruciare al carnevale del paese, il secondo alle prese con il costume di Vigilius per la parata di rivendicazione dei diritti LGBTQIA+. Info su www.dolomitipride.it.
In un piccolo paese premontano, il vecchio Dario si appresta ad andare nel suo laboratorio dove a breve lo raggiungeranno il figlio Osvaldo e Stefano che hanno appena finito di preparare «Vigilius», la loro performance per il Dolomiti Pride 2018. Nelle loro vite, nel loro rapporto, l’antico e il nuovo si mescolano e si confondono: la parata per i diritti LGBTQIA+ può essere argomento di confronto e discussione tanto quanto la costruzione della «vecia», il fantoccio che tradizionalmente viene bruciato nei paesi di montagna alla fine dell’inverno.
«Papà Dario», il film che Thomas Saglia ha girato fra 2018 e 2019, verrà proposto mercoledì 19 aprile alle 20.45 nell’aula magna della Scuola primaria di Volano come evento di avvicinamento al Dolomiti Pride 2023. La nuova versione del lavoro di Saglia include il racconto della performance «Vigilius», portata in scena dall’artista Osvaldo Maffei in occasione del Dolomiti Pride 2018.
Il film racconta di come Osvaldo e Stefano – che nel frattempo hanno appena finito di preparare il costume di Vigilius per il Dolomiti Pride di Trento – assistano il vecchio padre nelle faccende domestiche. A tempo perso, si apprestano alla preparazione del fantoccio da sacrificare.
Il tema centrale del film è il rapporto fra padre e figlio. Un rapporto, come spesso succede nei paesi di montagna, fatto più di silenzi che di parole. Il film vuole mettere a nudo le maschere e gli atteggiamenti stereotipati, per far emergere dal profondo l’essenza dei protagonisti e l’accoglienza di chi è «altro» da sé. L’arte sarà il canale di comunicazione perfetto fra papà Dario, Osvaldo e Stefano.