dolomiti pride
martedì 23 Maggio, 2023
di Sara Alouani
In occasione del Dolomiti Pride 2023, Arcigay del Trentino e Nuovo Cineforum Rovereto rendono omaggio ad Andrea Alimonta, poeta, pittore, drag queen e attivista. Non si tratta di una commemorazione, ma di un doveroso riconoscimento postumo del suo impegno e delle sue poliedriche attività. La focalizzazione sul linguaggio del corpo, aspetto considerato “marginale e nascosto” della sua pratica estetica, è una scelta mirata – ma non esaustiva – della sua complessa e ricca personalità. L’appuntamento è per oggi, mercoledì 24 maggio alle 18.30, allo Smart Lab di Rovereto, con “La regina ci ha lasciati sognando un sogno”, omaggio ad Andrea Alimonta. L’evento è curato da Osvaldo Maffei.
Andrea Alimonta era nato il 17 febbraio 1950. Dopo gli studi all’Istituto Salesiano di Sant’Ilario, vinse il concorso come impiegato delle Poste a Bolzano. Da lì, poco dopo, si trasferirà al reparto pacchi in via Largo Posta a Rovereto, “le mie prigioni”, come era solito dire. Di pari passo al lavoro, nella vita privata non smise mai di coltivare la vena artistica tessendo quella trama poetica delle relazioni con le persone più disparate. Parallelamente alla sua attività di pittore che lo ha portato a esporre a Trento, Rovereto, Arco e Malcesine, compose poesie e versi, dedicandosi negli ultimi anni al teatro amatoriale.
Dagli anni Ottanta, fino al primo decennio del nuovo millennio, la sua casa di via Dante a Rovereto fu uno dei riferimenti più conosciuti e amati degli ambienti Lgbtqia+ del basso Trentino: fu tra i membri del gruppo omossessuale “Le Lucciole”, contribuendo poi alla nascita di Arcigay del Trentino.
Ciò che davvero lo rese protagonista della vita gay-friendly dell’epoca furono però gli spettacoli “en travesti”, cioè sostenuti da un travestimento con abiti e trucchi femminili, molto simili agli spettacoli delle drag queen. Questi spettacoli di “trasformismo” erano vere e proprie performance, proposte in vari locali notturni della città.
Alimonta ci lasciava il 3 maggio 2011, salutato sul suo profilo Facebook dal post dell’artista di strada e costumista Giacomo Saga: «La regina ci ha lasciati sognando un sogno».