Il caso
venerdì 12 Aprile, 2024
di Redazione
Bufera su Vittorio Sgarbi per il video che lo mostra a Riva del Garda mentre chiede con linguaggio molto, ma molto, colorito a due ragazzi se sono omosessuali. E poi sorride compiaciuto quando loro negano e cantano uno slogan ancora più volgare. Il video ha fatto il giro del web, come si dice in questi casi. Ma Sgarbi in Trentino ha un ruolo istituzionale, è presidente del Mart di Rovereto e del Mag di Riva, due istituzioni culturali di grande prestigio. Per questo il video ha sollevato un vespaio di polemiche. Lucia Coppola, consigliera provinciale dei Verdi attacca Sgarbi e si chiede se il Mart e il Mag meritano di essere rappresentati da un personaggio così sopra le righe: «Il decoro delle istituzioni passa anche attraverso i comportamenti individuali di chi le rappresenta.
L’ increscioso video, ancora una volta, evidenzia da parte dell’ onorevole Sgarbi, presidente del Mart di Rovereto e del Mag di Riva, un evidente comportamento lesivo dell’ immagine del Trentino e delle sue istituzioni culturali. Il linguaggio omofobo e sessista da lui usato, oltretutto esercitato alla presenza di due minori, non è decisamente più ammissibile. Questo lessico, offensivo e obsoleto, fa parte di una cultura deteriore che ormai dovrebbe essere fuori dal tempo e dalla storia che svilisce chi lo utilizza ma anche il ruolo che riveste. Non sono mancate purtroppo neppure allusioni sessiste indirizzate al genere femminile. Quanto accaduto, ennesimo episodio di una palese incapacità da parte dell’ onorevole Sgarbi di autocontrollo e di rispetto delle istituzioni che rappresenta, dovrebbe fare attentamente riflettere il presidente Fugatti, che ne ha preso le distanze, circa l’ opportunità di una nuova designazione di Vittorio Sgarbi alla presidenza del Mart. La dignità delle istituzioni, anche e soprattutto di quelle culturali, della nostra provincia, richiede ben altro profilo personale e politico. Episodio dopo episodio i limiti tollerabili sono stati ampiamente superati. A chi di dovere assumere le decisioni del caso, nel rispetto delle istituzioni e dei cittadini e delle cittadine che non si riconoscono nel linguaggio scurrile e nei toni degradanti, aggressivi, offensivi che troppo spesso sono stati tollerati, colpevolmente scusati, accettati con benevolenza dagli assessori e dal presidente Fugatti».
Mario Cossali, presidente dell’Anpi del Trentino, è ancora più duro: «La misura è colma, il disonore istituzionale anche, a questo punto non c’è nessun motivo perché Vittorio Sgarbi rimanga presidente del Mart. E’ perfino inutile entrare nel merito e non c’è nessuna scusa perché possa restare, cade ogni riferimento alla sua cultura artistica e cade ogni riferimento alla salute del Museo. E’ una questione di dignità delle istituzioni e diventa una vera questione politica, nel senso più puro del termine, non di una o dell’altra parte, ma dello spirito della politica repubblicana, dell’anima della costituzione che non ha colore, ma la chiarezza del rispetto della persona».
L'annuncio
di Leonardo Omezzolli
A comunicare la notizia la vice sindaca di Riva Silvia Betta, felice per l’obiettivo raggiunto anche grazie alla disponibilità di spazio messa a disposizione dall’associazione Luogo Comune