Il caso

martedì 14 Febbraio, 2023

Dopo le polemiche sullo «sbattezzo», Alessandro Giacomini querela il consigliere di FdI Claudio Cia. «Incita all’odio»

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L'ex segretario dei «Laici Trentini» in un articolo su MicroMega aveva proposto il divieto di battezzare i minori. Dopo il comunicato di Cia contesta le affermazioni

«Il battesimo religioso dovrebbe essere vietato ai minori. Se non a diciotto anni almeno fino ai dodici» sono le frasi che aprono l’articolo scritto su MicroMega da Alessandro Giacomini e in cui viene argomentata questa posizione e contro cui si sono poi schierati i quotidiani della destra identitaria.
L’articolo parte dal dato di fatto secondo cui la maggior parte dei battesimi vengono effettuati su infanti, Giacomini sostiene che «non si tratta di una semplice tradizione ma che comporta delle conseguenze per il battezzato». Sono seguite dure prese di posizione dalla stampa nazionale.

Non solo: anche il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Claudio Cia, ha contestato l’ex segretario dei Laici Trentini attraverso un comunicato.

 

Ora la vicenda pero prosegue, perché Giacomini ha deciso di querelare Cia con le seguenti motivazioni: «Per il consigliere Claudio Cia la violenza è un diritto, così pure l’incitamento all’odio – scrive Giacomini – Egli, consapevole della delicata situazione personale, ove il sottoscritto e la mia famiglia, a causa di un articolo che ha avuto rilevanza nazionale, ( in esso si auspicava la tutela dei minori anche nell’ambito battesimale ), hanno subito e continuano a sottostare alle gravi minacce e intimidazioni. Conscio di ciò il consigliere Claudio Cia nonché presidente del gruppo consiliare di Fratelli D’Italia, per meri fini di visibilità elettorale alle imminenti elezioni provinciali Trentine, istiga all’odio e alla violenza nei miei riguardi. Con una crudele strategia mi accusa, proprio in riferimento dei minori, che prediligo la morte di essi che: “il loro diritto alla vita”. Inoltre, che voglio sottrarli alle “famiglie naturali”. La gravità delle sue aberranti affermazioni mi obbligano a sporgere querela per attestare la mia più totale estraneità ai fatti descritti nel comunicato stampa di Fratelli D’Italia».