L'ultimo giorno

martedì 13 Giugno, 2023

Droga e alcol: blitz alla festa scolastica al lago di Santa Giustina. 2 arresti e dieci multe ai ragazzi

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In manette un ragazzo di 23 anni: stava spacciando hashish. Birre e cocktail ai minori: il precedente del «Walapalù»

Droga e, soprattutto, tanto, tanto alcol, alla festa di fine anno della val di Non. E così la «baldoria» degli studenti delle superiori di Cles e dintorni è stata interrotta dall’arrivo dei carabinieri che hanno se ne sono andati via con due persone arrestate, due denunciate e dieci multe, perlopiù per vendita di alcolici a minorenni. Mentre i riflettori, a Trento, erano puntati sulla scelta del liceo Da Vinci di Trento, quella di evitare i festeggiamenti «sopra le righe» prevedendo una giornata con la didattica da remoto, la vera festa sfrenata si svolgeva una quarantina di chilometri più a nord, sulle rive del lago Santa Giustina. Lì si erano dati appuntamento decine di studenti, prevalentemente delle scuole medie (ma c’era anche qualche ragazzo trentenne) per dare l’addio all’anno scolastico con una serata con tanta musica e qualche «drink». Niente di male, se fossero stati tutti maggiorenni, come prevede la legge. Qualcuno, però, aveva subodorato che le cosa sarebbe andata un po’ oltre: preoccupazioni erano state manifestate anche da amministratori della zona. Così i militari si sono organizzati per tempo, con un’operazione che ha previsto la presenza «sul campo» di diciotto carabinieri, alcuni in borghese. Mobilitate gran parte delle stazioni della valle: da Predaia a Novella passando per Cles, con il supporto anche dei colleghi solandri di Malè e Vermiglio, oltre che del nucleo radiomobile. Le divise sono arrivate sul lago, in località «Le Plaze», dove c’è la spiaggia e un’area con dei locali inaugurata pochi anni fa, al tramonto. Subito hanno notato un ragazzo di 23 anni, residente in val di Non, aggirarsi con fare sospetto. Perquisito, gli hanno trovato addosso 35 grammi di hashish, contenuti in due bustine di cellophane, bilancino di precisione e 130 euro in contanti. Un altro etto è stato trovato nell’abitazione del ragazzo: abbastanza per far scattare le manette. L’arresto è stato convalidato lunedì, con l’obbligo di firma tre volte al giorno in attesa del processo. Il secondo arresto è scattato pre resistenza a pubblico ufficiale. Anche in questo caso si tratta di un giovane noneso, con diversi precedenti, già denunciato per ubriachezza. Gli altri provvedimenti sono scattati per vendinta illegale di alcolici. Dieici i giovani che dovranno pagare una multa. Due di loro, maggiorenni sono stati «beccati» mentre vendevano birre e superalcolici (legalmente acquistate in precedenza in dei negozi), mentre gli altri otto sono i consumatori. Non si tratta di sanzioni leggere, grazie alla legge provinciale del 2010. I maggiorenni dovranno pagare mille euro, i ragazzi che hanno pagato l’alcol cento euro a testa: un totale di multe per due mila e ottocento euro. La festa delle Plaze non è stato l’unico evento, in val di Non, in cui qualcuno ha «superato il limite». Nel fine settimana precedente, quello del 3 e 4 giugno, altre otto sanzioni erano arrivate nel corso del «Walapalù», evento che si è tenuto ai laghi di Coredo. Anche in questo caso a finire nei guai sono stati dei giovanissimi, un maggiorenne e sette minorenni. Come da copione, il primo aveva acquistato alcolici per tutti gli altri: multa da mille euro (cento per tutti gli altri). In tutto, quindi, si arriva a 4.600 euro di multa, con diciotto persone coinvolte, tre maggiorenni e quindici minorenni. La festa di fine anno è un momento molto sentito dai ragazzi un po’ ovunque, soprattutto dopo gli anni in cui questi tipi di eventi sono saltati a causa della pandemia. Lo ha dimostrato, a modo suo, il caso Da Vinci (che si è concluso con una manifestazione all’esterno e una «minioccupazione»). In val di Non, la festa di fine anno è un rito vero e proprio, battezzato con il nome «The End»: prima del Covid e delle restrizioni si teneva a Tassullo (Ville d’Anaunia).
«Sappiamo che questo è un momento importante, ma si devono anche rispettare le regole – spiega il comandante della compagnia dei carabinieri di Cles, Guido Quatrale – quello che ci preoccupa è l’incolumità dei ragazzi: nessuno, alla fine, durante l’evento sul lago di Santa Giustina, si è sentito male. In altre parti d’Italia, proprio in circostanze simili, ci sono state anche dei problemi a livello sanitario».