L'evento

sabato 6 Gennaio, 2024

È il giorno della «Ciaspolada ibrida»: un po’ di corsa un po’ con le racchette

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Percorso ridotto a 5 km da percorrere in scarpe da ginnastica lungo i prati dell’alta valle. L’ultimo chilometro sarà, invece, su neve artificiale e, senza aiuti, sarà necessario indossare le ciaspole

Ieri è stato il giorno dei ricordi, con l’omaggio ai campioni del passato. Oggi, invece, alle 10.30, si parte.
Sono numerosi i nomi di rilievo che questa mattina saranno al via de «La Ciaspolada», la storica manifestazione invernale che si disputa in alta val di Non e che quest’anno festeggia il cinquantesimo anniversario.

Tra gli iscritti alla corsa competitiva in questa edizione del mezzo secolo, infatti, figurano nomi importanti come quello di Cesare Maestri, grande favorito visto che è già stato capace di trionfare nel 2017, nel 2018, nel 2019 e nel 2022. Attenzione, però, anche a Marco Filosi, l’ex calciatore che l’anno scorso, all’esordio assoluto – in quel caso si disputò alle Regole di Malosco -, concluse con un fantastico secondo posto alle spalle di Alberto Vender.
Ma la lista non finisce certo qui. Ci saranno Filippo Barizza, terzo nel 2017, 2020 e nel 2023 e i due catalani: Marc Trassera Pujol e David Prades Monfort, rispettivamente quarto e sesto l’anno scorso.

Presenti, infine, anche chi, appena 365 giorni fa alle «Regole», ha chiuso tra il settimo e il dodicesimo posto in classifica: Stefano Anesi, Girma Castelli, Marco Sturm, Michele Dall’Ara, Christian Paolazzi e Fabio Salotti.
Spostandosi sul campo femminile, invece, c’è grande attesa per il ritorno della plurivincitrice della Ciaspolada, Annalura Mugno, che l’anno scorso fu costretta (piacevolmente s’intende) a rinunciare per via della maternità.
Mugno, dunque, torna sul «luogo del delitto» e proverà a riconquistare un titolo già ottenuto tre volte: nel 2019, nel 2020 e nel 2022.

L’italiana, però, non avrà certamente vita facile considerato il livello delle sue avversarie.
Tra le principali antagoniste figurano le solite temibili catalane, ovvero Celia Balcells Serra, trionfatrice alle Regole di Malosco un anno fa e Georgina Gabarro Morente, che nell’edizione 2023 – così come in quella precedente del 2022 – concluse al terzo posto. Proveranno infine a bissare, se non a migliorare, lo score di un anno fa anche Desiree Michelon (quinta), Ester Molinari (settimana) e Simonetta Menestrina (ottava), una presenza ormai storica della Ciaspolada, con alle spalle un secondo posto nel 2022 e un terzo posto nel 2016.

Tanta competizione e agonismo, è vero, ma La Ciaspolada è, da sempre, anche divertimento.
La parte di corsa non competitiva – che scatterà alle 10.35 – è infatti fase fondamentale dell’evento visto che coinvolge famiglie, anziani, bambini e anche qualche animale domestico.

Per questa cinquantesima edizione gli iscritti sono oltre duemila, un risultato lontano dal record di 6450 ma comunque più che positivo, considerando le incertezze legate all’assenza – pressochè totale – di neve.
E proprio legato a questo aspetto, tornando alla corsa, causa di un clima che non può certo dirsi sia stato favorevole nello scorso mese di dicembre, sarà un’edizione del tutto inedita.
Quella che scatta questa mattina, infatti, sarà la prima edizione ibrida della storia della manifestazione.
La corsa dovrà dunque essere affrontata in parte come una normale gara podistica e, in parte, invece, con le ciaspole ai piedi.
Una situazione praticamente unica, verificatasi, in parte, solamente nel 1990, nel 1995 e nel 2003, le uniche tre annate nella quale i concorrenti erano stati impegnati, per ovvie ragioni, in una vera e propria gara podistica.
Quest’anno, però, come ha ribadito anche il presidente della Società Podistica Novella, Gianni Holzknecht, i tanti volontari hanno impegnato tutte le loro forze per regalare, ad atleti e appassionati, comunque uno sprint finale sulla neve.

Nel dettaglio, infatti, la corsa prevede la partenza dalla strada che porta a Vasio.
Qui, gli atleti dovranno indossare le scarpe da running e dirigersi, con le ciaspole in mano, attraverso i Pradiei, fino all’altezza del bicigrill di Sarnonico, passando a fianco alla caratteristica «Madonna Brusada».
Una sorta di anello li riporterà poi al punto di partenza dove saranno chiamati al «pit-stop».
È qui infatti che i corridori dovranno togliersi le scarpe e mettersi, in totale autonomia (senza alcun tipo di aiuto, pena la squalifica da regolamento, ndr) le ciaspole ben salde ai piedi e risalire lungo via Mazzini, raggiungere piazza San Giovanni costeggiando i mercatini di Natale e tagliare l’atteso traguardo sopra il Palanaunia.