Mondo
domenica 3 Novembre, 2024
di Davide Orsato
Sì, come si legge – e si sente – un po’ ovunque, l’esito delle elezioni presidenziali americane è più incerto che mai. Ma c’è un limite anche al caos e un punto fermo i sondaggisti l’hanno messo mesi fa, prima della rinuncia al secondo mandato da parte di Joe Biden e la candidatura dell’attuale vicepresidente Kamala Harris: l’elezione si deciderà in sette stati – chiave. Il che significa che altri 43 i giochi sono già fatti.
La geografia elettorale americana, nell’ultimo decennio, è un po’ cambiata. Il famoso Ohio (che per molti anni ha predetto l’esito dell’elezione presidenziale) ora è uno stato solidamente repubblicano e il candidato vicepresidente JD Vance viene da qui. Stati del sud come North Carolina e Georgia, un tempo feudi repubblicani, sono invece diventati contendibili. Dei sette stati, tre si trovano sulla costa ovest (Pennsylvania, North Carolina, Georgia) e i loro risultati si sapranno molto presto. Due sono nel Midwest (Michigan e Wisconsin), altri due nel sudovest (Arizona e Nevada: i risultati arriveranno all’alba italiana).
È lo stato chiave vero. Grande, molto diverso al suo interno, allo stesso tempo urbano, industriale e rurale. Con molta probabilità chi vincerà qui sarà il futuro presidente, grazie anche all’alto numero di grandi elettori (19). La media dei sondaggi vede Donald Trump avanti dello 0,1%. Non si può dire nulla.
Nello stato del sud Obama vinse nel 2008, ma poi c’è stata una tripletta repubblicana. Trump conduce 48 a 47. La vittoria repubblicana è molto probabile. I grandi elettori in palio sono 16.
Anche lo stato delle pesche – e di Atlanta – ha 16 grandi elettori. I repubblicani vi hanno sempre vinto dal 1964, ma nel 2020 c’è stato il ribaltoni (con le contestazioni, da parte degli elettori MAGA di brogli elettorali). Trump sarebbe avanti di oltre un punto; 48.5 contro il 47.1 di Kamala Harris (media degli ultimi sondaggi).
Veniamo al Midwest che ha decretato la vittoria di Trump nel 2016. Il Wisconsin (dieci grandi elettori) è ufficialmente in bilico ma i sondaggi hanno sempre visto avanti Kamala Harris, che ora conduce 48.8 contro il 47.7% di Trump.
Tra gli stati in bilico, lo stato dei Grandi Laghi è quello più sicuro per i democratici. Harris (48.4%) è avanti di 1.7 punti rispetto a Trump (46.7%) su una media di 18 sondaggi. Ma è anche quello dove i democratici temono maggiori defezioni, a causa della protesta di alcuni elettori contro il sostegno democratico al governo isrealiano. I grandi elettori sono 15.
Nello stato di Las Vegas i repubblicani non vincono dal 2004. Ma la vittoria democratica è sempre stata di misura. Per la media dei sondaggi, Trump (48.3) è avanti dello 0.7% su Harris (47.6%). I grandi elettori in palio sono sei.
Molto popolato da «latinos», prevalentemente di origine messicana, lo stato è tradizionalmente repubblicano: Trump lo vinse nel 2016, ma lo perse nel 2020. Gli ultimi sondaggi (media di 13) vedono il tycoon avanti di 1.4 punti: 48.2% contro il 46.8% di Kamala Harris.
Poniamo che questi sondaggi siano accurati. Vincerebbe Trump, grazie ai grandi elettori della Pennsylvania. Ma in tutti gli stati (e in particolare quello di Philadelphia) la forchetta è troppo stretta per avere una qualsiasi certezza.
Siamo sicuri che negli altri stati i sondaggi saranno rispettati? Per alcuni le posizioni sono solidissime (le certezze per i democratici sono il Vermont, con il 70% degli elettori che dichiarano di votare democratici, mentre la fortezza repubblicana è il Wyoming: 66% di vantaggio repubblicano). Grandi stati democratici come California e New York non sono in discussione. Da tempo i dem avanzano in Texas, che dovrebbe essere ancora sicuro per i repubblicani. Ma fanno discutere alcuni sondaggi dell’ultimora. Sembrano certi anche i due stati che votano «per distretto», dividendosi i grandi elettori: Maine e Nebraska.
Hanno fatto discutere, negli ultimi giorni due sondaggi: uno relativo all’Iowa, che dà un vantaggio per Harris in uno stato che è ritenuto solido per i repubblicani e al New Hampshire, vecchio «swing state» dove, però, ultimamente hanno sempre vinto i democratici: Trump è visto prevalere di poco. La morale è sempre la stessa: le certezze arriveranno solo a urne chiuse.
(La mappa è stata elaborata dal T usando lo strumento personalizzato del sito 270ToWin.com. Gli stati con i colori più tenui sono quelli in bilico)