Ecco il «Santo Day» per ricordare Lorenzo Santoni: i fondi saranno destinati al progetto Yaoundè in Camerun

Capita talvolta che dal dolore e dalla perdita si generino storie di rinascita e ripartenza. È il caso di SixEvents, un’associazione di volontariato di Riva del Garda che nasce l’11 maggio 2015 dalla volontà di sei ragazzi di mantenere vivo il ricordo di Lorenzo Santoni, giovane ragazzo scomparso nel fiume Sarca a soli diciassette anni. Un’associazione che nel corso di questi anni è cresciuta sia in termini di progettualità che di partecipazione di volontari e che a oggi conta 40 associati.

«Obiettivo di SixEvents è in primis la memoria di Lorenzo Santoni, poi la divulgazione sul nostro territorio e quindi la creazione di una rete fra associazioni -penso a BusaNetwork- per sviluppare il terzo settore anche nella nostra zona. Ma non solo. A partire dal 2018 abbiamo sposato anche un’altra causa: a seguito dell’incontro con padre Elvis Lukong, abbiamo coltivato il desiderio di promuovere una cultura sportiva per educare, perché le regole dello sport aiutano a sviluppare valori come rispetto, ascolto, supporto, grazie alla possibilità che si genera di conoscere l’altro ma anche te stesso all’interno delle dinamiche relazionali di squadra» racconta Emanuele Nicolodi, membro del direttivo e co-fondatore di SixEvents. Da questi presupposti ha preso forma «Voyage au Cameroun», progetto benefico per Yaoundé, città del Camerun, un paese che ogni giorno deve fare i conti con enormi difficoltà economiche e politiche, un paese dove la maggior parte dei bambini e delle bambine non ha la possibilità di ricevere un’istruzione. Grazie a SixEvents, che si è messa in ascolto dei bisogni del paese, è stato possibile ristrutturare due pozzi e ricostruire una rete idrica per una scuola.

«Quest’anno inizia la seconda fase del progetto cioè alla costruzione del campo Lorenzo Santoni, cui vorremmo far seguire una terza fase che coinciderà con la realizzazione di tribune e spogliatoi. Si tratta di un impegno economico molto rilevante perché parliamo di oltre 25.000 euro complessivi, ma grazie agli sponsor che ci sostengono ce la stiamo facendo. Tra questi non posso non menzionare Arcese e Cassa Rurale Alto Garda e Rovereto. Non ultimo, ci stiamo organizzando per una campagna di crowdfunding a progetto, per nuove risorse e finanziamenti» prosegue Nicolodi.

«Questi ragazzi hanno un’età per la quale vuoi per studio o per lavoro sono lontani dal Trentino, ma riescono a fare in modo di incontrarsi, organizzarsi, mantenere vivo il ricordo di mio figlio Lorenzo. Nel loro tempo libero. Penso che questa dedizione sia ammirabile: da una tragedia si è creata un’unione indissolubile perché questo gruppo di amici rimarrà legato per sempre, a doppio filo» racconta Matteo Santoni, padre di Lorenzo Santoni. E questo ricordo torna a vivere sabato 10 giugno sui campi da basket del Manuel Playground. Il SantoDay è un evento dove si respira un’aria che sa di famiglia, una comunità per tenere vivo il ricordo di Lorenzo. Cosa accade durante questa giornata? A partire dalla mattina un torneo di basket tre contro tre, per senior e junior. Ci si può iscrivere al prezzo di 15 euro, ove sono compresi pasti, bibite (no alcolici), merende. La giornata sarà accompagnata dalla musica di dj Remo’o che quest’anno vuole battere il record precedente di 13 ore ininterrotte di djset. In serata street food e bevande fino a mezzanotte. Oltre al torneo 3 contro 3, ci saranno due piccole manifestazioni: una gara di tiro da tre punti e una di schiacciate. La prima si può considerare il trofeo simbolo del SantoDay perché era una specialità di Lorenzo Santoni ed è aperta a tutti; l’iscrizione non è richiesta. La seconda, invece, prevede il coinvolgimento di 6/7 schiacciatori particolarmente abili che intratterranno il pubblico.

Data la coincidenza della festa con la finale di Champions League sarà presente un maxi schermo per seguire la partita Manchester City vs Inter. Non mancherà una lotteria con 1500 biglietti. «L’evento SantoDay e SixEvents sono l’anello di congiunzione di una serie di sentimenti che si mescolano (amicizia, affetto, passione per lo sport). A questo si aggiunge il piacere di ritrovare “un pezzo di Lorenzo” in ciascuno di questi ragazzi e la gratitudine per tutto ciò che hanno fatto fino ad ora» conclude Sara Tripoletti, madre di Lorenzo Santoni.