ECONOMIA
martedì 12 Marzo, 2024
di Redazione
Nel 2023 le esportazioni trentine raggiungono il valore record di 5,3 miliardi di euro, con un aumento del 3,6% rispetto all’anno precedente. Le importazioni segnano invece un calo del 4,9% e risultano pari a 3,7 miliardi di euro. La bilancia commerciale si chiude quindi con un saldo positivo pari a 1,6 miliardi di euro. La performance dell’export trentino è migliore rispetto a quella del Nord Est, che è in flessione dell’1,0%, e dell’Italia che invece non fa registrare variazioni (0%).
I principali mercati di destinazione sono quelli europei, verso i quali vengono esportate merci trentine per un valore pari a 3,9 miliardi di euro, con un’incidenza pari al 72,9% del totale (in aumento tendenziale di 2,9 punti percentuali). I 27 paesi dell’Ue post-Brexit assorbono il 57,7% dell’export locale complessivo, in aumento rispetto a quanto registrato l’anno precedente (+4,2%). Cresce anche il valore delle esportazioni trentine verso i mercati asiatici (+21,1%), fino a raggiungere i 427 milioni di euro, mentre un minore dinamismo caratterizza le vendite estere realizzate nei mercati americani (-3,1%).
La Germania resta il primo mercato in assoluto delle nostre esportazioni con un valore che raggiunge gli 850 milioni di euro, pari al 16,0% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. A una certa distanza seguono gli Stati Uniti con circa 622 milioni di euro (pari all’11,7% delle esportazioni complessive), la Francia con 519 milioni di euro (9,8%) e il Regno Unito con 419 milioni di euro (pari al 7,9%).
A livello settoriale, a fare da traino è il comparto manifatturiero che assorbe il 95,1% del valore delle esportazioni. Al suo interno, i “macchinari e apparecchi nca” rappresentano la quota maggiore con il 21,5%, in aumento del 13,1% rispetto al 2022. Seguono i “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (17,3%), i “mezzi di trasporto” (13,4%) il “legno, prodotti in legno, carta e stampa” (9,0%), le “sostanze e i prodotti chimici” (7,3%) e i “metalli di base e prodotti in metallo” (7,0%). Complessivamente questi sei settori rappresentano i tre quarti delle esportazioni provinciali.
Per quanto riguarda le importazioni, al primo posto per incidenza si collocano i “mezzi di trasporto” (19,6%), seguono “legno, prodotti in legno, carta e stampa” (11,2%) e i “prodotti alimentari, bevande, tabacco” (11,1%).
turismo
di Redazione
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