Il caso
domenica 29 Dicembre, 2024
di Redazione
Due turisti italiani – secondo le informazioni disponibili – sono stati vittime di un attacco di squalo nelle acque di Marsa Alam, in Egitto. Stando a una nota del ministero dell’Ambiente egiziano, un uomo romano di 48 anni è deceduto, mentre un altro turista di 69 anni ha riportato ferite. Entrambi sono stati soccorsi e trasferiti all’ospedale di Port Ghalib, situato a circa 50 chilometri a nord di Marsa Alam.
A seguito dell’incidente, le autorità egiziane hanno chiuso l’area ai bagnanti per due giorni, precisando che l’attacco è avvenuto in acque profonde, al di fuori della zona balneabile. Inoltre, è stato istituito un comitato urgente in collaborazione con il Governatorato del Mar Rosso per indagare sulle cause dell’episodio. La notizia, confermata da fonti della Farnesina, è stata inizialmente comunicata dal console di Mosca a Hurghada, il quale ha chiarito che le vittime non erano cittadini russi. Le famiglie dei turisti italiani sono state tempestivamente informate.
Attacchi di squali nel Mar Rosso
Secondo quanto riportato da Al Jazeera, non è la prima volta che si verificano attacchi di squali nel Mar Rosso. Nel luglio 2022, alcune spiagge furono chiuse dopo che una turista austriaca di 68 anni perse la vita in un attacco. Nel giugno 2023, un turista russo venne ucciso da uno squalo nei pressi di Dream Beach, a Hurghada, mentre a settembre dello stesso anno un altro attacco strappò un braccio a una donna egiziana nelle acque antistanti Dahab, nel sud del Sinai.
Il pericolo degli squali nel Mar Rosso
Ogni anno, centinaia di migliaia di turisti visitano Marsa Alam, spesso attratti dalla possibilità di fare immersioni o snorkeling in aree frequentate dagli squali. Tuttavia, non tutti sono consapevoli dei rischi. Dopo una serie di incidenti, le autorità egiziane hanno annunciato l’installazione di dispositivi di monitoraggio satellitare per tracciare i movimenti e il comportamento degli squali, al fine di prevenire ulteriori attacchi e proteggere i visitatori.
Il Governatorato del Mar Rosso ha inoltre imposto agli hotel di installare reti protettive lungo le spiagge private per delimitare le aree sicure per il nuoto e le immersioni, impedendo così ai predatori di avvicinarsi ai turisti.