l'incontro
mercoledì 3 Maggio, 2023
di Donatello Baldo
Il primo della schiera di amministratori (in questo caso ex) che hanno preso il treno alla volta della capitale per presentarsi ufficialmente al vertice di Fratelli d’Italia e per dire «Eccomi!» è stato Carlo Daldoss, negli scorsi giorni. Ieri lo stesso treno è stato preso da altri tre sindaci, in carica: quelli di Mezzolombardo Christian Girardi, di Cavareno Luca Zini e di Romeno Luca Fattor. Al seguito qualche altro amministratore, ma quelli davvero intenzionati a valutare il salto in Consiglio provinciale sono questi.
Donzelli, Urzì e de Bertoldi
All’incontro, che si è tenuto nell’ufficio del segretario di presidenza di Montecitorio Giovanni Donzelli, braccio destro di Giorgia Meloni e responsabile della organizzazione del partito. Con lui anche il deputato eletto nel capoluogo Andrea de Bertoldi e il deputato e commissario trentino Alessandro Urzì. Nessuna dichiarazione da parte di questi ultimi, se non di prammatica: «Incontriamo spesso amministratori — dice il commissario — e non è una novità. Come non è una novità che si stia costruendo una classe politica di persone competenti. Se ci saranno le condizioni, alcune di queste figure potranno essere in lista per le prossime elezioni».
Girardi: «Sono a disposizione»
«L’avvicinarsi del prossimo appuntamento con le elezioni provinciali e, in modo particolare, la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha reso di fatto impossibile un mio eventuale terzo mandato alla carica di sindaco di Mezzolombardo, mi impone delle analisi e delle riflessioni. La prima, in assoluto — afferma il sindaco di Mezzolombardo Christian Girardi — è sottolineare che la mia priorità è sempre stata potermi dedicare alla comunità a cui appartengo e a cui mi sento profondamente legato. Il pronunciamento della Corte, però, mi obbliga a fare delle scelte; diversamente avrei valutato con molte riserve una candidatura provinciale». Da qui il vaglio della possibilità di candidarsi: «Abbiamo avviato un confronto con alcuni sindaci della Piana Rotaliana trovandoci d’accordo sull’opportunità di un progetto politico che possa dare maggiore voce e peso al nostro territorio».
Da qui è nata una prima fase interlocutoria, spiega Girardi: «Con gli esponenti del partito di Fratelli d’Italia che hanno avanzato una proposta di candidatura».
«Il centrodestra sia unito»
«Capiremo nelle prossime settimane la fattibilità della cosa fermo restando — avverte Girardi — che per il sottoscritto la compattezza dell’intero centrodestra è condizione imprescindibile». Nessuna parola sul candidato presidente, se sia meglio puntare sul governatore uscente Maurizio Fugatti o sulla presidente Itea, sostenuta solo da Fratelli d’Italia, Francesca Gerosa. E sembra davvero che durante l’incontro non se ne sia parlato, ma lo stesso Girardi avrebbe conferito con Fugatti prima di scendere a Roma, spiegando al presidente della Provincia che la sua candidatura, se andrà in porto, non sarà mai un atto «ostile» contro di lui. Che — sembra abbia ammesso — preferirebbe di gran lunga al posto di Gerosa alla guida della Provincia.
«Ora però — continua il sindaco — prima di ogni altra considerazione che riterrei essere prematura, intendo confrontarmi con il gruppo di liste civiche che mi sostiene a Mezzolombardo e con il quale abbiamo costruito un progetto politico importante e che intendiamo proseguire con lo stesso entusiasmo di sempre».
Nervi tesi nel partito
Oltre alle frizioni dentro Fratelli d’Italia sul nome del candidato presidente, con molti dirigenti che contestano la linea di Alessandro Urzì che insiste con Gerosa «contro» Fugatti, emergono anche i mugugni dei militanti preoccupati dal nuovo reclutamento di esterni al partito. Ma su questo i vertici sembrano ricompattarsi: «Lavoriamo per il bene del Trentino, per creare una squadra all’altezza del compito, quello di governare».