martedì 19 Settembre, 2023
di Donatello Baldo
All’ultimo — anche questa volta — il Pd presenta la sua lista. Dentro tutto il gruppo di Futura (Paolo Zanella, Claudia Merighi, Daniela Fait e Gerri Stefani), fuori dalla quota socialista il nome «divisivo» della dirigente scolastica ex di Azione Laura Scalfi, mentre rimane quello di Stefano Bosetti, unico rappresentante della «quota» socialista.
Assemblea rinviata
Il parto è avvenuto ieri, dopo che il giorno prima era stato posticipato di un giorno con l’annullamento in extremis dell’Assemblea che avrebbe dovuto approvare le candidature già nella serata di domenica. Tutto era stato rinviato per la tegola arrivata in testa a tutta la dirigenza dem: il passo indietro della presidente del partito Arianna Miorandi (seconda degli eletti nel 2018 con oltre mille preferenze). Motivo? La candidatura di Laura Scalfi «imposta» dai Socialisti. Nome che avrebbe ulteriormente aumentato le candidature sulla Vallagarina, con il probabile effetto di disperdere preferenze.
Il nodo Arianna Miorandi
In sostanza, Miorandi si è risentita che il partito non la sostenesse, anche se nella sua lettera all’Assemblea pone la questioni in termini politici: «Sono consapevole che un elemento di tensione e di difficoltà in questa ultima fase è stato quello dell’inserimento nella nostra lista dei componenti di Futura e dei Socialisti». E spiega anche da dove arrivi la tensione: «Nei giorni scorsi l’assemblea aveva votato la richiesta di ricevere una rosa di nomi dai socialisti per integrare la nostra lista nella maniera più consona alle esigenze di rappresentanza elettorale del partito; ciò non è avvenuto».
Il «ricatto» dei Socialisti
Ciò non è avvenuto perché i Socialisti hanno presentato una rosa a due petali, tanti quanti i posti a disposizione per la loro quota. Tra i dem questa è parsa una forzatura, su un nome — quello di Laura Scalfi — indigesto a molti: per la sua visione sulla scuola (che alcuni definiscono «turborenziana»), ma anche per aver appoggiato Valduga contro Andrea Miorandi come sindaco di Rovereto nel 2015. La presidente, così continua nella sua comunicazione: «Il mio ruolo di presidente mi spinge a ritirare la mia candidatura per senso di responsabilità in un momento in cui c’è bisogno di assicurare una continuità politica e operativa del partito. La scelta è dettata dalla necessità di coerenza personale e di rispetto delle indicazioni ricevute dall’assemblea di cui sono presidente e per il bene del partito perché l’eccessivo numero di candidati nella Vallagarina rischia di creare forti tensioni e sopratutto di mettere a rischio la rappresentanza del mio territorio che ha sempre dato un grande e generoso contributo».
La decisione, fuori Laura Scalfi
La proposta del segretario, per non perdersi per strada la sua presidente, ieri è stata di mediazione. Bene i quattro di Futura, ma dei socialisti solo uno, Stefano Bosetti. Fuori Laura Scalfi. L’assemblea ha approvato, seppur con qualche mugugno della minoranza. E così rientra la minaccia del passo indietro di Arianna Miorandi. La lista è dunque al completo.
La lista
In rigoroso ordine alfabetico, le candidate: Bergamo Giulia, Berloffa Giuditta, Boschetti Rosanna, Calzà Michela, Fait Daniela, Franzoia Mariachiara, Ortombina Daria, Maestri Lucia, Merighi Claudia, Miorandi Arianna, Mustaffi Valentina, Parolari Francesca, Pietroletti Giulia, Sandri Clelia, Stenico Eleonora, Villotti Elisa, Zampedri Angela. E i candidati, che saranno inseriti a pettine:
Bosetti Stefano, Burli Paolo, Casagrande Mirko, Dal Ri Alessandro, de Bertolini Andrea, Gaia Maurizio, La Malfa Andrea, LA Spada Pierluigi, Largher Walter, Malfer Claudio, Manica Alessio, Pallanch Roberto, Pedergnana Lorenzo, Spinella Domenico, Stefani Gerri, Zanella Paolo, Zoanetti Roberto.
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