Ambiente
sabato 14 Ottobre, 2023
di Simone Casciano
Se la scuola è già iniziata per la politica, invece è già tempo di pagelle, e le insufficienze non mancano. A dare i voti è stata la Rete Climatica Trentina il gruppo nato di recente, dopo il percorso delle conferenze dei giovani per il clima promosso da Appa, e che riunisce una quarantina di giovani attivisti e una trentina di associazioni. In realtà a valutare i programmi dei sette candidati presidenti sono stati dieci esperti indipendenti che hanno sottoposto le proposte politiche a uno scrutinio scrupoloso. I programmi sono stati valutati su dieci criteri: centralità, settorialità, ambizione, fuoriuscita dai fossili, investimenti pubblici, equità e disuguaglianza, distrazioni, quadro internazionale, negazionismo e inattivismo. Ogni voce è stata valutata da 1 a 10 e la media finale ha permesso di stilare una classifica ambientale dei programmi dei candidati.
I promossi
Al primo posto di questa classifica «verde» si è piazzato il candidato del Movimento 5 stelle Alex Marini con un voto medio finale di 7,94. Il risultato di 8,9 alla voce «centralità» mostra quanto il tema ambientale sia prioritario nel suo programma e viene quindi declinato in tante voci che permettono di alzare il voto complessivo. Secondo posto per il candidato della coalizione di centrosinistra Francesco Valduga con 7,31. Anche in questo caso la questione ambientale risulta centrale nel programma e affrontata con attenzione all’inter-settorialità. Terzo posto e buon voto anche per il candidato di Onda Filippo Degasperi. Nel suo 7,13 finale spicca un 7 alla voce ambizione che mette in luce impegni precisi per la questione climatica.
I bocciati
Nessuno degli altri quattro candidati presidente raggiunge la sufficienza. Elena Dardo di Alternativa si ferma al 4,54, Marco Rizzo di Democrazia Sovrana Popolare al 4,21. Particolarmente bassi i voti dei due candidati del centrodestra. Maurizio Fugatti, candidato della coalizione di centrodestra e presidente uscente, riceve un voto complessivo di 3,58 in cui pesa, tra le altre voci negative, un 1 sull’impegno per la fuoriuscita dai fossili. Ultimo Sergio Divina con un voto pari a 2,72.