Politica
mercoledì 5 Luglio, 2023
di Donatello Baldo
Fugatti è arrivato per ultimo ieri a Mas dei Chini, luogo prescelto per il primo incontro con le forze che sostengono la sua candidatura. Prima di lui i rappresentanti dei pariti, la Lega con Diego Binelli, La Civica con Mattia Gottardi, Forza Italia con Giulio Muggianu in sostituzione di Giorgio Leonardi, il segretario dell’Udc Roberto Dal Ri, l’esponente della Lista Fassa Luca Guglielmi. E c’era anche Achille Spinelli per la Lista del presidente e, per la prima volta, il Patt. A rappresentarlo il segretario Simone Marchiori, che è arrivato in macchina assieme a Barbara Balsamo di Autonomisti popolari e Mariuccia Cemin di Progetto Trentino, le due forze che alle elezioni si presenteranno unite alle Stelle Alpine. Grande assente Fratelli d’Italia: «Prima riunisco chi ha già deciso di sostenermi», spiegava nei giorni scorsi Fugatti.
«Auspico l’unità della coalizione»
«Al tavolo ho posto il tema importante del perimetro della coalizione. L’obiettivo è di riuscire ad essere il più possibile inclusivi», queste le parole di Fugatti a conclusione dell’incontro. «Abbiamo governato il Trentino per cinque anni con la coalizione che si è presentata alle elezioni nel 2018. La mia volontà è che tutti i rappresentanti di quella coalizione, anche coloro che oggi non sono qui, possano e vogliano condividere con noi questo percorso».
La prima volta delle Stelle Alpine
Al tavolo, per la prima volta tra le forze del centrodestra, anche il Patt: «All’allargamento della coalizione, su mandato della stessa colazione, ho già dato seguito. Ed è con grande orgoglio che vedo qui il segretario autonomista e delle altre forze che con il Patt si sono unite. Questo percorso di allargamento è stato fatto – sottolinea Fugatti – ma vogliamo anche tenere le basi sulla coalizione che ci ha fatto vincere nel 2018». Coalizione che al suo interno aveva anche Fratelli d’Italia, allora un piccolo partito che non era nemmeno riuscito a entrare in consiglio provinciale ma che oggi rappresenta la prima forza del centrodestra a livello nazionale ma anche in Trentino. «Il mandato ricevuto oggi dalla coalizione è di presentarci uniti, con tutte le forze che purtroppo non ci sono ancora qui ma che mi auguro di vedere presto sedute al nostro tavolo». Fratelli d’Italia, dunque, ma anche Coraggio Italia. «Nei prossimi giorni – aggiunge il governatore, in veste anche di candidato presidente – cercherò in primis di interloquire con Fratelli d’Italia per trovare condivisione rispetto al percorso che abbiamo intrapreso. Auspico che ci si possa ritrovare, anche perché ce lo chiedono i trentini. E credo – aggiunge – che la nostra coalizione abbia grandi possibilità di potersi porre obiettivi importanti per il futuro del Trentino».
Alla ricerca dell’interlocutore
Il messaggio dovrebbe arrivare al commissario di Fratelli d’Italia in Trentino Alessandro Urzì. Che ha però fatto capire che non ha intenzione di interloquire se tutto è stato già deciso, anche e soprattutto il candidato presidente. E nelle dichiarazioni rilasciate ieri al «T» ha in qualche modo alzato le mani, spiegando che a questo punto se la veda il partito a livello nazionale: «Decidano, dopodiché noi siamo ottimi soldati e faremo quello che ci dicono di fare».
«Io auspico che Urzì possa essere disponibile per un incontro – afferma invece Fugatti – ma non ne faccio una questione personale. Io pongo la necessità di un’interlocuzione con Fratelli d’Italia, decidano con chi devo tenerla».
Parte la campagna elettorale
Fugatti parte lancia in resta, e spinge la sua coalizione ad accelerare: «Il mandato che ho ricevuto dalla coalizione è di far partire la campagna elettorale». Durante l’incontro si è infatti parlato anche di budget — «La scorsa volta sono serviti 50 mila euro per la campagna del presidente, ne serviranno di più» — e di studiare una comunicazione efficace: «Quella di Rossi del 2018, “Piacere Ugo” — dicono alcuni dei presenti — era studiata. Dobbiamo studiare anche noi una comunicazione così».
Il programma, «evitare divisioni»
Durante l’incontro a Mas dei Chini, le forze che sostengono Fugatti hanno iniziato a parlare del programma. «Abbiamo fatto un primo piano di azione anche su questo. Nei prossimi giorni — spiega il candidato presidente — faremo sintesi sulle tematiche principali e su quelle particolari che derivano dalla sensibilità di ogni componente dell’alleanza. Su questo ci siano aggiornati in settimana». E aggiunge: «Ovviamente, essendo anche amministratori, il programma è una costruzione quotidiana con le scelte prese a livello di giunta». I nodi toccati durante l’incontro di ieri sono quelli definiti come «più delicati». Dagli orsi a Cavalese, dal tema della Regione a quello della sanità, dalla Valdastico all’inceneritore. «Sugli orsi abbiamo anche il sostegno di Caludio Cia e di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio provinciale — osserva qualcuno — quindi anche su questo fronte non dovrebbero esserci problemi». Mentre per l’inceneritore si è messo l’accento sul fatto «che si è deciso di farlo»: «Questo è un grande passo avanti», su cui si dovrà far leva durante la campagna elettorale. Qui è Fugatti che parla: «Ci sono diverse sensibilità sul tema, sia a Trento che a Rovereto, ma noi — condivide — abbiamo deciso di farlo». E sulla Valastico? «Nel programma c’era la spinta per la Valdastico a Rovereto Sud. Ma ad ora si è solo deciso lo spazio di collegamento con il Veneto, dove la Valdastico potrebbe starci». E rispetto al tema da porre in campagna elettorale: «Ricordiamo che nel 2015 è stata la giunta Rossi a fare l’intesa per la realizzazione di un collegamento stradale. E le ipotesi di uscita erano a Trento sud, a sud di Mattarello dove ora c’è la circonvallazione o tra Calliano e Besenello. L’unica percorribile sarebbe quest’ultima, e se Trento ha votato contro l’ipotesi di Rovereto sud, l’alternativa è tra Calliano e Besenello». Con Marchiori che aggiunge: «Ricordiamo poi al centrosinistra che quell’intesa venne fatta con un governo nazionale di centrosinistra, con il ministro Del Rio».
Regione, Sanità e circonvallazione
Fratelli d’Italia insisterà sul ruolo politico da affidare alla Regione. «Anche noi siamo per valorizzarla — si dicono i convenuti attorno a Fugatti — ma a Bolzano la pensano all’opposto», sottolineando che su questo punto bisogna andarci piano per tenere i rapporti con l’Alto Adige. E a proposito di rapporti e di alleanza: «Probabilmente FdI farà la giunta con l’Svp. Se la vedranno loro». Altro tema «delicato», la sanità: «Su questo — convengono — c’erano criticità nei mesi scorsi, legate alle liste di attesa, che ora sono in parte rientrate. Anche grazie al ricorso al privato». E su questo in campagna che si dice? «Che siamo al top nei report nazionali». E a proposito di sanità, il la questione dell’ospedale di Cavalese: «La giunta dirà la sua in luglio». In ultimo il bypass, che tanto infiamma le proteste dei No-Tav. «La circonvallazione se l’è intestata il sindaco di Trento Ianeselli», osserva Marchiori. E qualcuno aggiunge: «Se la veda con i suoi amici che la contestano».
il caso
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