Opportunità
giovedì 14 Settembre, 2023
di Donatello Baldo
Se un conclave dura tanto, significa che i cardinali sono divisi. Così come sembra siano divisi i deputati di Fratelli d’Italia che ieri si sono riuniti, in una sorta di conclave, con il responsabile del partito Giovanni Donzelli. Un conclave, appunto, da cui sono filtrate poche e frammentarie notizie, che è durato a lungo, dal pomeriggio fino a notte. Convocato addirittura il giorno prima, e che non è stato affatto risolutivo. Il tema? Uno solo: la lista da presentare alle elezioni, che dev’essere depositata entro giovedì della prossima settimana.
I nodi cruciali quelli dell’opportunità politica di avere alcuni profili in lista. Quello dell’editore Roberto Conci e quello del consigliere comunale di Trento Andrea Merler. Il primo sembra destinato all’esclusione, il suo passato giudiziario — seppur non più rilevante in termini ostativi ad una candidatura, e nemmeno visibile sul casellario giudiziario — peserebbe però dal punto di vista politico. Il secondo nome, quello di Andrea Merler, sembra invece destinato a reggere il vaglio del partito, anche se la decisione finale non è ancora stata presa. Sul suo conto pesa infatti la vicenda del contributo per la prima casa ottenuto dalla Provincia, che però la stessa Provincia gli ha chiesto indietro — oltre 50 mila euro — per non aver onorato l’impegno ad abitare l’alloggio pagato anche con soldi pubblici. Anzi, dalle stesse dichiarazioni di Merler, la casa oggetto del contributo sarebbe stata venduta anzitempo. Ieri, a Donzelli, avrebbero spiegato che il consigliere ritiene di essere nel giusto, di voler anzi mantenere aperto il contenzioso con la Provincia, cosa che però non gli permetterebbe di sedere sui banchi del Consiglio provinciale in caso di elezione. Solo a quel punto, sembra di capire, salderebbe la richiesta di restituzione dell’importo.
La «casa» di Merler fa discutere
L’affaire «casa» apre però la polemica politica, ed è il consigliere del Pd Alessio Manica a porre il tema: «Si apprende che la candidatura dell’avvocato Merler è da confermarsi in attesa di approfondimenti sulla nota vicenda del contributo prima casa. Al sottoscritto non rileva evidentemente ciò che sceglierà di fare Fratelli d’Italia — scrive in una nota — ma colgo l’occasione per segnalare che alcune delle domande che probabilmente si stanno ponendo in queste ore le ho poste in questi anni con alcuni atti interrogativi e uno in particolare giace inevaso da due mesi e verte anche sulla questione, tutt’altro che strumentale e polemica, di come possa ricoprire un incarico pubblico chi con l’ente che l’ha nominato ha un contenzioso aperto. Questione — continua Manica — che si aggiunge ovviamente a quella dell’opportunità, visto che la determinazione di revoca è molto chiara nell’evidenziare le motivazioni per cui si è chiesta la restituzione. Magari, visto che sono al governo assieme, saranno in grado di farsi dare le risposte che io non ho ottenuto in due mesi. Nel caso chiedo cortesemente copia fin d’ora — conclude il consigliere — visto che trattandosi di qualche decina di migliaia di euro dei contribuenti penso interessi anche agli elettori avere qualche chiarimento».
+Europa, niente lista
Sempre in tema di liste, questa volta nel campo del centrosinistra, è da segnalare la rinuncia di +Europa. Doveva fare cartello con Socialisti e Futuri comuni di Laura Scalfi, ma questi ultimi preferiscono provare a chiedere ospitalità nel Pd. Che non è affatto certa. «È andata bene. E andrà bene», scrivono da +Europa. E spigano: «È andata bene perché abbiamo proposto e ottenuto, insieme ad altre forze politiche, la candidatura a presidente di Francesco Valduga. E perché siamo riusciti a far entrare nel programma dell’Alleanza democratica e autonomista i temi inerenti alla gestione del fine vita con dignità, della cannabis ad uso terapeutico, del provveditore regionale alle carceri di Trento e di Bolzano e del diritto alla partecipazione democratica in occasione di referendum e iniziative popolari tramite piattaforma digitale.
Elezioni
di Johnny Gretter
Insieme ai partiti provinciali entreranno nel progetto anche «Prospettiva Futura», che dal 2015 sostiene il sindaco Oss Emer, e il gruppo di Sergio Paoli, ex assessore della maggioranza