ELEZIONI PROVINCIALI 2023

lunedì 23 Ottobre, 2023

Elezioni, Rossato (FdI) e Moranduzzo (Lega) tra i grandi esclusi. Flop anche per Marchiori (Patt) e Dal Ri (Pd)

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Tutti i nomi dei «big» che quest'anno non sono stati eletti o ri-eletti

Tante le riconferme nel nuovo Consiglio provinciale, a partire dal presidente Fugatti che si appresta ad aprire una nuova legislatura con i fedelissimi assessori e consiglieri che lo hanno accompagnato negli scorsi 5 anni come Mirko Bisesti, Achille Spinelli e Roberto Failoni.

Non sono mancate, però, anche le grandissime esclusioni, quasi clamorose per alcuni versi, di consiglieri uscenti o di chi credeva avrebbe fatto la differenza.

I «big» che quest’anno non ce l’hanno fatta:

Katia Rossato, consigliera uscente della Lega poi passata con FdI

Ivano Job, consigliere uscente della Lega ora candidato come capolista di «Alternativa popolare» per Sergio Divina

Mara Dalzocchio, consigliera uscente della Lega e Devid Moranduzzo, consigliere uscente della Lega, ai due non è bastato il ticket insieme per raccogliere le preferenze necessarie

Denis Paoli, consigliere uscente della Lega che contava sul supporto della comunità pakistana

Gianluca Cavada, consigliere uscente della Lega

Alessandro Savoi, consigliere uscente della Lega

Michele Dallapiccola, assessore uscente del PATT, ora tra i fondatori di Casa autonomia che ha mancato il quarto mandato consecutivo perché proprio il suo seggio è quello che ha dovuto cedere al candidato presidente del centrosinistra Francesco Valduga.

Giorgio Leonardi, consigliere uscente di Forza Italia

Lorenzo Ossanna, consigliere uscente del PATT e uno dei traghettatori delle stelle alpine a destra, la cui scelta alla fine non ha pagato.

Flop anche per alcuni neo candidati che si erano presentati come super favoriti:

Simone Marchiori, segretario del PATT

Dal RI, segretario del Partito Democratico e già consigliere comunale

Andrea Merler, consigliere comunale a Trento di Fratelli d’Italia

Nulla da fare per Sergio Divina, candidato presidente che ha abbandonato le fila del Carroccio per correre in autonomia supportato da tre liste. Si era presentato come «l’ago della bilancia».

Due i partiti completamente spariti dalle seggiole del consiglio:

Movimento 5 Stelle scompare dopo due legislature

Forza Italia invece mancherà dai banchi del consiglio provinciale dopo aver avuto ininterrottamente un rappresentante dal 1992.