La storia

venerdì 8 Dicembre, 2023

Emergenza casa, la storia di Lucrezia Oneto: «Sotto sfratto con due figli e il Trentino lo avevamo scelto»

di

La famiglia vive a Riva del Garda, ma la proprietaria ha deciso di non rinnovare loro il contratto e ora rischiano di rimanere per strada

Lucrezia Oneto e suo marito il Trentino lo hanno scelto, innamorati della qualità della vita e dei paesaggi alpini. Quello che doveva essere un sogno però si è rapidamente trasformato in un incubo e ora la coppia, assieme ai suoi due figli di 2 e 8 anni, rischia di trovarsi in mezzo a una strada. «Noi siamo di Roma – racconta Lucrezia – Abbiamo vissuto a Bolzano dal 2016 al 2020, ma con lo scoppio della pandemia siamo tornati nella capitale perché nostro figlio aveva bisogno di cure al Bambin Gesù». Una volta che il piccolo si è ristabilito però non hanno resistito al richiamo del Trentino. «Abbiamo scelto l’Alto Garda perché qui avevamo dei parenti. Presto ci siamo trasferiti nella casa in affitto dove viviamo al momento». Tutto sembrava andare per il meglio, Lucrezia aveva trovato un lavoro così come suo marito Davide. Le cose hanno iniziato a peggiorare a settembre del ‘22 quando il marito ha subito un infortunio sul lavoro. «Ho avvisato subito la proprietaria che ci poteva essere qualche minimo ritardo con i pagamenti a causa dei ritardi di Inail – spiega Lucrezia – E qualche problema c’è stato, soprattutto con la rata di dicembre, ma già a gennaio abbiamo saldato tutto». Il contratto scadeva a giugno e Lucrezia aveva ricevuto garanzie dalla proprietaria che non ci sarebbero stati problemi per il rinnovo. A pochi giorni dalla scadenza invece è arrivata la doccia gelata. «La proprietaria ci ha detto che non ci rinnovava il contratto perché la casa aveva standard troppo elevati per la nostra famiglia». Da lì è cominciato il calvario della famiglia, Lucrezia e Davide le hanno provate tutte, hanno proposto un rinnovo annuale, o anche solo semestrale per guadagnare tempo, si sono detti disposti anche a pagare di più, ma la risposta è stata sempre la stessa. «La proprietaria ci ha detto sempre di no e ha anche aggiunto: “Non ti pensare che perché hai i bambini non finisci in tribunale. Ti faccio causa e vinco”». E in effetti la questione in tribunale c’è finita, nell’ultima udienza, il 29 novembre scorso, il giudice ha concesso il termine di grazia alla famiglia, ma tra tre mesi dovranno lasciare la casa. «Per ora vedo tutto nero», commenta Lucrezia. La famiglia ha provato a trovare un’altra casa ma in Alto Garda è quasi impossibile. «Una signora stava per affittarci un alloggio ma poi ha cambiato idea spiegando che le conviene affittare ai turisti». Anche dalle istituzioni non è arrivato nessun aiuto. «Il vicesindaco ci ha dato udienza, ma dice che non può fare nulla. Ho inseguito Fugatti una volta che mi ha risposto che lui “non fa l’agente immobiliare”». E i servizi? «Peggio ancora, mi hanno detto “o ti trovi una casa o ti portiamo via i figli”».