La fisarmonica verde
lunedì 31 Luglio, 2023
di Andrea Satta *
Dal campo di concentramento tedesco di Lengenfeld a Roma in bicicletta in venti tappe attraverso Germania, Austria e Italia sulle orme del padre Gavino e nel ricordo dei 650.000 soldati italiani deportati dopo l’8 settembre 1943. È il viaggio di Andrea Satta, cantante del gruppo musicale dei Têtes de Bois, insieme al figlio Lao e ai suoi musicisti, per ricordare l’epopea degli internati militari italiani (Imi). Il T quotidiano segue giorno per giorno il viaggio attraverso un diario scritto da Satta.
Emidio Rotondare vende carta. Emidio viaggia con me dal primo giorno. La carta la vende in Calabria, la conosce la carta, ne spiega ai clienti le caratteristiche le qualità, consiglia, crea relazioni. È il commesso viaggiatore di una volta con una gran cultura politica e letteraria, armonia nella testa, amorevolezza e un ironia che travolge. È nato in Basilicata, una terra che conosco e amo grazie a mia moglie Timisoara, anche lei a pedali da Lengenfeld. Emidio ha portato nel nostro viaggio una piccola cicloofficina e due biciclette elettriche per qualche simpatico giaccone che vuol pedalare, ma faticare un po’ meno e che noi accogliamo a braccia aperte. Ormai Emidio conosce il pulmino come fosse la sua casa, in quel marasma è capace di trovare anche un fermaglio o una puntina da disegno, lo carica, lo scarica, lo ricarica, lo controlla. Si è portato a pedalare, i suoi due bambini figli, Giuseppe dodici anni, una promessa del ciclismo, in salita è difficile stargli dietro, e Leonardo, più piccolo e Ivana, la sua meravigliosa compagna, magistrato a Lagonegro nella splendida Valle del Noce, vicino Maratea, una ragazza con cui abbiamo costruito anni fa il viaggio di AvantiPop nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro anche lì raccogliendo e rilanciando storie. Ma Emidio pedala, è un ottimo ciclista, molto tenace in salita; alla fine lui arriva sempre. Emidio vende carta, quella per i nostri libri, quelli economici da infilarsi nello zaino da leggere sul treno, quella più prestigiosa per le grandi occasioni. La carta che ha cambiato la storia del mondo, che facevano con i vestiti e le giubbe dei soldati, che dava lavoro e sfruttamento a donne e bambini, che accoglieva messaggi d’amore e dichiarazioni di guerra, la storia intima e privata, pubblica e universale dell’umanità.
Di Pescantina e del sindaco Damiano Tommasi di.Verona, di Ilaria Peretti e Enrico De Angelis vi racconterò domani. Invece vorrei consigliarvi di ascoltare le parole di Roberto Pinter, una grande pensatore trentino. Lo conosco da anni, ma questa volta in bicicletta nella valle dell’Adige ci siamo trovati di più. Magia della bici, pedalando tranquillamente abbiamo analizzato il momento che tutti stiamo attraversando, la necessità della pace da tutelare, il tempo della discussione fra le persone, la capacità di rilanciare una rivoluzione interiore attraverso azioni concrete, la bellezza della vita. Lui è illuminante. Lo stimavo e ora siamo più amici e non vedo l’ora di incontrarlo di nuovo. Grazie bicicletta.
Domani partenza alle 9.30, appuntamento davanti al municipio di Verona, direzione Fossoli, il campo dì concentramento italiano di cui vi dirò. 90 chilometri per portare li un mazzo di fiori al cancello del Campo. Che giro meraviglioso!
*Cantante dei Têtes de Bois