Scuola
martedì 18 Giugno, 2024
di Massimo Furlani
Si avvicinano sempre di più gli esami di maturità per 4108 studenti trentini. Ieri si è tenuta la riunione di insediamento delle commissioni che nelle prossime settimane valuteranno le centinaia di maturandi attesi dalle diverse prove di conclusione del loro percorso quinquennale.
Un calo minimo, quindi, quello successivo agli scrutini, rispetto ai numeri inizialmente forniti dalla Provincia che parlava di 4356 studenti: «Gli esiti degli scrutini del quinto anno solitamente hanno uno scostamento molto residuale, uno scarto contenuto — spiega la dirigente scolastica in servizio al Dipartimento istruzione della Provincia, Matilde Carollo — Avremo quindi in totale 4108 maturandi, di cui 3898 delle scuole diurne e 210 di quelle serali».
Quasi 2300 liceali
Per quanto riguarda la distribuzione nei diversi indirizzi, è sempre quello liceale a farla da padrone in termini numerici: «Nello specifico 2288 di questi studenti sono dei diversi licei — prosegue la dirigente Carollo — I restanti vengono dagli istituti di istruzione professionale o ad indirizzo tecnico-economico, tecnico-tecnologico, industria-artigianato, servizi e agricoltura-ambiente».
Le 134 commissioni
Invariato invece il numero delle commissioni, rimasto alle 134 annunciate qualche settimana fa. Ognuna è composta da un presidente esterno, tre commissari interni e altrettanti esterni, per un totale quindi di 734 interni e 481 esterni coinvolti. «A questi si sono poi aggiunti 20 privatisti la cui eventuale presenza verrà confermata solo il giorno della prima prova — specifica la dirigente — La giornata di oggi (ieri per chi legge ndr) è stata dedicata anche a verificare quelle che sono le situazioni un po’ particolari nella composizione delle diverse commissioni. C’è stata qualche sostituzione, come è nell’ordine delle cose, ma senza che emergessero particolari criticità. Questo è dovuto anche al fatto che a partire dal 2023 il quadro generale delle disposizioni sia tornato a essere quello ordinario, dopo gli anni del covid in cui erano state adottate una serie di misure straordinarie che avevano creato qualche difficoltà in più».
Le prove, il calendario
Tre le prove totali: si parte domani, mercoledì 19 giugno con la prima, il «classico» scritto di italiano, il giorno dopo si terrà il secondo esame riferito invece alla disciplina caratterizzante il corso di studio, poi inizieranno gli orali che proseguiranno nelle settimane successive.
Un colloquio che prende il via da uno spunto scelto dalla commissione e prosegue con il confronto con le diverse discipline materie d’esame e la presentazione, mediante relazione o elaborato multimediale, dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro sostenuta dallo studente durante il percorso di studi.
La novità legata al Capes
Nessuna novità di rilievo, quindi, rispetto all’ultimo anno: «La forma delle prove prevista nella normativa è la stessa del 2023 — dichiara ancora Carollo — L’unica novità è legata al Capes (Corso annuale per l’esame di Stato di Istruzione professionale, ndr). Questi corsi hanno avuto un riordino di tipo strutturale che si applica da quest’anno, per il quale la seconda prova viene definita sulla base di una cornice di riferimento dettata dal Ministero, che fornisce indicazioni su cui impostare la stessa. Per il resto non ci sono differenze né nel numero di prove né nella loro struttura rispetto a un anno fa». Una modalità di esame, secondo la dirigente, efficace per valutare le conoscenze e competenze degli studenti: «Per come sono strutturate, le prove danno modo ad ogni maturando di esprimere al meglio le proprie potenzialità — spiega — Soprattutto il colloquio, che è caratterizzato da una forte interdisciplinarietà ed è pensato per stimolare lo spirito critico, mettere in evidenza le loro competenze, il loro percorso di studi e il loro modo di riflettere e argomentare i diversi temi trattati».
«Affrontate le prove sereni»
Da dirigente scolastica ed ex insegnante, infine, Carollo ha una raccomandazione per gli studenti che sosterranno gli esami nelle prossime settimane: «Il mio consiglio è che tutti loro vivano bene questa esperienza, perché capiterà una sola volta nella vita e se la ricorderanno per sempre — conclude — La maturità segna una tappa fondamentale, un passaggio a quello che sarà poi il mondo lavoro o la progressione degli studi a livello accademico. Quindi affrontare questi esami con serietà e allo stesso tempo serenità, perché si abbia un ricordo positivo di questo importantissimo momento».