dopo la tragedia

martedì 23 Aprile, 2024

Ester Palmieri uccisa dall’ex compagno, l’amica riaprirà il centro olistico: «Raccolgo il suo testimone e porto avanti il suo sogno»

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Chiara Gilmozzi: «Avrei voluto essere al suo fianco. Provo un mix di emozioni ora, tra cui la paura di non essere alla sua altezza»

«Io ed Ester eravamo accomunate dallo stesso obiettivo, quello di far star bene le persone, è insito in chi fa questo lavoro: ora, subentrando nel suo centro olistico, prendo il suo testimone anche se avrei voluto invece essere al suo fianco nel lavoro, che fosse ancora qui. Ci facevamo massaggi a vicenda e ne parlavamo da un po’ di collaborare tra noi, mi aveva scritto anche pochi giorni prima della tragedia per trovarci e progettare ma…». E a questo punto le parole di Chiara Gilmozzi, 27 anni, vengono smorzate dall’emozione. Questione di alcune settimane, «probabilmente un paio», e l’operatrice del settore benessere riaprirà i battenti del centro olistico inaugurato dalla sua amica e collega Ester Palmieri nella frazione di Casatta, Valfloriana, a settembre 2023. Allora per Ester era stata la realizzazione di un sogno che cullava da tempo, dopo quindici anni come oss. Tempo quattro mesi, l’11 gennaio scorso, è stata uccisa dal suo ex compagno Igor Moser, papà dei suoi tre figli, il quale si è poi tolto la vita. Dopo la tragedia lo zio di Ester, il vicesindaco di Valfloriana Sergio Genetin, aveva lanciato un appello, per fare in modo che non si abbassassero definitivamente le serrande dello studio della nipote, che ci fosse chi potesse fare suo quel centro diventato anche un punto di riferimento per il sociale, in particolare per gli anziani. Qualcuno con la stessa propensione ad aiutare gli altri, a far star bene il prossimo, che era propria di Ester. Un appello, questo, che più di due mesi fa era stato condiviso e rilanciato anche dall’assessore provinciale Achille Spinelli. Un invito raccolto appunto da Chiara Gilmozzi. Che inaugurerà l’attività il mese prossimo. L’insegna «studio olistico Scintilla Alchemica» sarà sostituita con quella di «studio olistico Contatto». Sempre nel segno della continuità. Di Ester. «La stella arancione era anche nel logo di Ester: ho voluto mantenere quel simbolo per ricordarla, lasciare qualcosa di lei nel mio» le parole dell’operatrice che sulla pagina social dello studio si dice «entusiasta di questa nuova sfida». Raccontando di sé: «Far star bene gli altri è una delle cose che mi piace fare da sempre». E ancora «ho sempre lavorato nei centri benessere degli hotel in val di Fiemme».
«Era il suo mondo»
Una sfida appunto, per Gilmozzi. Sotto tutti i punti di vista. «Avevo conosciuto Ester attraverso il mio compagno, suo amico. L’incontro è avvenuto due anni fa circa, quando ci aveva venduto casa. Da allora ci siamo confrontate sul lavoro che avevamo in comune, ci praticavamo massaggi a vicenda e mi aveva chiesto di andare a lavorare nel suo studio quando mi fossi diplomata in determinati trattamenti» spiega la ventisettenne. Che racconta come non sia stato facile il subentro. «Ci ho messo un po’ ad entrare nello studio da sola, è stata la parte più difficile: quello era il mondo di Ester, mi sembrava quasi di invadere il suo spazio, temevo di non riuscire a starci in quel posto, tante le emozioni e i ricordi. Poi con il tempo è stato più facile — fa sapere la neo titolare — Come mi sento ora? È un mix di emozioni, tra l’entusiasmo e la paura. Ester era una bella persona, conosciuta, le volevano tutti bene. Parto con un precedente alto, non nascondo di essere agitata, timorosa di non essere alla sua altezza. Avrei voluto esserle a fianco ora, che fosse ancora tra noi. Raccolgo il suo testimone e porto avanti il suo sogno».