calcio

domenica 14 Luglio, 2024

Europei, questa sera la finale contro la Spagna: l’Inghilterra a caccia del primo titolo

di

Le furie rosse hanno già vinto la competizione tre volte: nel 1964, 2008 e nel 2012

Due filosofie diverse, due percorsi diversi, due palmares diversi. Di certo non una finale inattesa, dato che a Berlino si affronteranno due tra le nazionali che erano accreditate già alla vigilia ad arrivare in fondo. L’atto finale di Euro 2024 tra Spagna e Inghilterra (calcio d’inizio alle 21) promette spettacolo e non presenta una vera e propria favorita. Per quanto fatto vedere la Roja si presenta nel miglior dei modi all’appuntamento dell’Olympiastadion, forte di cinque successi su sei gare ottenuti ai tempi regolamentari. Dall’Italia alla Francia, passando per Croazia e Germania, unica squadra capace di trascinare le Furie Rosse ai supplementari, la Spagna ha incantato e colpito, alternando palleggio a formidabili ripartenze, in un mix tra elementi di esperienza e giovani determinati a ‘spaccare’ il mondo che si completa a vicenda. E’ il caso del baby Lamine Yamal, uomo copertina – a maggior ragione dopo la gemma contro la Francia in semifinale – del torneo, che proprio alla vigilia della finale ha compiuto 17 anni. E che spera di festeggiare portando a casa il trofeo. Di fronte ai ragazzi di De La Fuente, che sognano di regalare il quarto Europeo alla Spagna dopo quelli del 1964, 2008 e 2012, ci sarà un’Inghilterra che un conto in sospeso con la storia. Dopo la delusione del torneo perso in casa tre anni fa ai rigori contro l’Italia Harry Kane e compagni ci riprovano, per regalare una vittoria che a livello di Nazionale manca dal Mondiale vinto nel 1966. Per aggiudicarsi il primo titolo continentale i Tre Leoni, che fanno della fisicità e della compattezza il loro punto di forza al netto di un gioco poco spettacolare, dovranno però offrire la miglior versione di loro stessi. Anche perché finora non si può dire che abbiano impressionato: dopo un girone stentato agli ottavi l’Inghilterra ha avuto ragione solo ai supplementari della Slovacchia, piegata con le reti di Kane e Bellingham quando era a un passo dall’eliminazione. Ai quarti è arrivato un altro successo sofferto, ai rigori con la Svizzera con il portiere Jordan Pickford protagonista, fino alla semifinale con l’Olanda risolta sul gong da Watkins. Adesso, guidata da Jude Bellingham e dal suo capitano, la squadra di Southgate è chiamata a superare l’ultimo ostacolo. Quello più difficile.
L’arbitro sarà il francese François Letexier arbitrerà la finale dell’Europeo 2024 tra Spagna e Inghilterra. E’ quindi definitivamente sfumata la candidatura dell’italiano Daniele Orsato, uno dei direttori di gara più apprezzati del torneo, che ha quindi concluso la carriera con il quarto di finale fra Inghilterra e Svizzera. Arbitro internazionale dal 2017, 35 anni, Letexier ha già diretto 65 partite ufficiali Uefa in carriera. All’Europeo ospitato in Germania ha arbitrato tre incontri della fase a gironi: Spagna-Georgia, Danimarca-Serbia e Croazia-Albania. Sarà affiancato dagli assistenti francesi Cyril Mugnier e Mehdi Rahmouni, mentre Szymon Marciniak (Polonia) sarà il quarto uomo. Il ruolo di assistente arbitro video (VAR) è stato assegnato a Jérôme Brisard (Francia), coadiuvato da Willy Delajod (Francia). Tomasz Listkiewicz (Polonia) completa la formazione come assistente di riserva.
Ma come arrivano gli allenatori a questo appuntamento? «Abbiamo migliorato la credibilità del calcio inglese e il modo in cui viene percepito nel mondo ma, alla fine, finché non vincerai quel trofeo ci saranno sempre domande sia all’estero che in patria su ciò che abbiamo fatto – ha detto Southgate, tecnico dell’Inghilterra – ribadendo l’importanza dell’appuntamento contro la Spagna -. Il Paese si fermerà domani sera? Ne sei consapevole, ovviamente, ma non è quello che pensi quando entri in campo».
Il ct della Spagna, Luis De La Fuente, prova a togliere un po’ di tensione sui propri giocatori in vista della finale agli Europei contro l’Inghilterra in programma domani a Berlino.
«Ai giocatori dirò che che giochino con concentrazione, che si divertano perché hanno lavorato molto e che raccolgano il lavoro che hanno fatto. Se lo meritano. Le finali sono fatte per giocarsele. Nessuno ha regalato nulla a questi ragazzi, lo hanno conquistante loro. L’orgoglio è nella finale, come ci siamo arrivati. E’ chiaro che giocheremo per vincere. La memoria è fragile e ingiusta con quelli che giocano una finale. Però chi le ha disputate non se lo dimentica mai. L’orgoglio è essere in una finale”, sottolinea l’allenatore spagnolo. Quanto all’atteggiamento nella finale, il tecnico non prevede cambiamenti rispetto al solito gioco d’attacco: “La nostra tendenza è evidente, con i nostri giocatori è difficile rinunciare a quello stile».
«Dobbiamo assicurarci di gestire bene le emozioni perché nelle partite importanti potresti non dover esibirti a un livello mai raggiunto prima – ha proseguito il ct dell’Inghilterra cercando di fare un’analisi tecnico-tattica della finale con la Furie Rosse -. Essere in grado di dare il meglio di te nelle partite importanti spesso è già un risultato. Non è da tutti giocarle. Dobbiamo assicurarci di essere ben preparati – ha concluso -. Alla fine, quello che so è che il risultato di domenica determinerà il modo in cui saremo visti dagli altri».
«L’orgoglio è nella finale, come ci siamo arrivati – ha detto ancora – E’ chiaro che giocheremo per vincere. La memoria è fragile e ingiusta con quelli che giocano una finale. Però chi le ha disputate non se lo dimentica mai. L’orgoglio è essere in una finale”, sottolinea l’allenatore spagnolo. Quanto all’atteggiamento nella finale, il tecnico non prevede cambiamenti rispetto al solito gioco d’attacco».