Il caso
mercoledì 15 Novembre, 2023
di Redazione
Sono ore di angoscia per le sorti di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i 22enni scomparsi da sabato sera in provincia di Venezia. Le ricerche dei due giovani continuano senza sosta, al lavoro cani molecolari, elicotteri e i reparti speciali delle forze dell’ordine. Nessuna pista viene esclusa.
Si attendono i risultati su alcune tracce di sangue che sono state ritrovate in un parcheggio di Fossò dove, secondo alcune testimonianze, sarebbe stata vista l’auto sulla quale i due ragazzi si sono allontanati. Troppo presto per dire a chi appartengono. In quel parcheggio, secondo un testimone, Giulia e Filippo avrebbero litigato e la ragazza sarebbe stata trascinata nell’auto prima di sparire. Il telefono di Giulia è spento dalle 22.43 di quella sera, dopo l’ultimo messaggio inviato alla sorella Elena. Il cellulare di Filippo, invece, è stato localizzato l’ultima volta alle 23.30 di sabato 11 novembre, a Fossò, poco distante da Vigonovo dove Giulia vive con la sua famiglia. Poi il nulla.
Le forze dell’ordine sono al lavoro anche sui possibili avvistamenti dei due ragazzi questa mattina all’alba. L’auto di Filippo “è stata avvistata in movimento almeno fino alla notte scorsa in entrata da Belluno e in alcune zone del Trevigiano”, come conferma a LaPresse il criminologo Edoardo Genovese dell’associazione Penelope che assiste le famiglie dei due ragazzi.
Proprio al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, nella zona del Pordenonese, è stato segnalato l’ultimo passaggio dell’auto del ragazzo, una Fiat Grande punto di colore nero con il “cofano molto ammaccato a causa di una grandinata”. I carabinieri continuano a controllare le immagini delle telecamere delle strade che i due, in auto, potrebbero aver percorso. Le ricerche continuano anche lungo l’argine del Brenta. Per ora, fanno sapere i vigili del fuoco, le ricerche hanno dato esito negativo.
I familiari sempre più preoccupati chiedono ai due ragazzi di tornare a casa. La speranza è quella di poter festeggiare la laurea di Giulia, prevista per giovedì. Lei è la prima dell’elenco dei candidati per la triennale di Ingegneria biomedica dell’Università di Padova. Proprio tra quei banchi aveva conosciuto Filippo, era iniziata una storia che, però, è finita nell’agosto scorso. Epilogo che Filippo non aveva preso bene, come racconta il papà di Giulia, e che spaventa chi spera di trovare i ragazzi ancora vivi.